Diverso tempo fa avevo proposto, in occasione del mio
terzo compleblog, tre+1 grafiche gratuite. Una volta assegnati i premi, le vincitrici hanno scelto il tipo di lavoro da realizzare insieme: Giulia di
Mamma Avvocato ha rivisitato
il suo blog, con Lucia di "Ma la notte no" abbiamo creato degli
inviti a tema Power Ranger,
Cinzia ha aggiornato la grafica del
suo blog e ... Irene...?
Ha decido di chiudere il suo spazio virtuale
"Diario di una donna senza importanza", dove l'ho conosciuta e appezzata fin da subito per la sua scrittura, il suo modo di vedere le cose, di saperle raccontare con schiettezza, personalità, poesia ed ironia. Una perla rara nella blogosfera, che aveva bisogno di uno spazio un po' più fresco, insomma, di una casa nuova dove poter mettere la sua macchina da scrivere al centro e far fluire i suoi pensieri.
Ecco perché Irene ha pensato ad una nuova pagina blog: "
Dadirri"... e ha chiesto a me di realizzarle la grafica personalizzata!
Ho scoperto grazie ad Lei che "
Dadirri" è una di quelle parole che
"Raffigurano emozioni o contesti noti a tutti, ma che hanno una parola o un'espressione in una certa lingua". In pratica - così spiega Irene -
sono parole che per essere tradotte necessitano, rispetto alla lingua di origine, di una serie di frasi per esplicitarle.
Un suo esempio, che io trovo bellissimo e poetico è:
"PSITHIRISMA" dal greco "il suono che fa il vento quando passa fra le foglie"
ma sono moltissime le parole di questo genere...
E Dadirri, cosa significa? Irene nella mail mi scrive...
Da pronunciare esattamente così come lo leggi e che in lingua aborigena significa: “Dare voce alla primavera dentro di noi”. Dadirri è anche una sorta di filosofia dei popoli antichi e di alcuni popoli attuali, vuol dire anche imparare ad ascoltare se stessi e il proprio cuore in comunione con l’universo tutto e soprattutto con i propri talenti ed i propri desideri.
Senza contare che Dadirri ha in mezzo quella “IR” che è pure l’iniziale del mio nome ed il suono richiama cadenze del sud, musiche tra le quali sono cresciuta.
Grazie ad alcune immagini da Lei fornite e a questi elementi ho iniziato a pensare quale soluzione creativa potesse rappresentare al meglio ciò che intendeva Irene. Ho quindi creato diverse proposte:
versione 1: sfondo bianco, scritta nero/rosso con mano e penna che scrive il “sottotitolo”
Il carattere che ho usato per la scritta “dadirri” è simile a quelli che usano per i tatuaggi,
nella scritta ho aggiunto dei dettagli, sempre nello stesso stile tatoo: un fiore (ricalcato dalle immagini che mi ha inviato) e una farfalla che, secondo me, ben rappresentano la frase “dare voce alla primavera dentro di noi” con la farfalla che spicca il volo.
versione 2: rielaborazione della pag. 1, la penna scrive la parole Dadirri, il logo è più grade
versione 3: una porzione di immagine con il sole e le onde fa da sfondo, la scritta dadirri è “a cavallo” dell’onda, con un carattere più scritto a mano, i colori sono accesi, vivi.
versione 4: sempre con porzioni di immagini ho crato uno sfondo a due livelli, nella parte chiara c’è la scritta per renderla maggiormente leggibile.
I toni sono caldi come i colori che richiamano la terra (marrone), il sole (giallo, arancione e rosso), ma anche l’energia che da essa ne deriva.
L’immagine stilizzata della mamma con il bambino rispecchia un po’ anche forza che hanno tutte le mamme e che, spesso, scopriamo solo dopo aver partorito.
versione 5: questa non c’entra nulla con il resto… può sembrare troppo primaverile ma l’immagine di un fiore visto dal basso mi dà l’idea della crescita, del puntare verso i propri talenti, di seguire sempre il sole, nonostante le giornate di pioggia che si possono incontrare nel proprio cammino… (ho filosofeggiato un po’… concedetemelo!)
Quale ha scelto Irene?
Vi lascio la sorpresa di scoprirlo... visitate il nuovo blog!