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Oggi, in tutta Italia, è il primo giorno di maturità per moltissimi giovani.
Come non ricordare la mia "matura"?
I ricordi legati a quel lontano anno 2000 sono tanti, tantissimi, un misto di paura/emozione/batticuore... un punto interrogativo su cosa sarebbe successo dopo la scuola...
Non voglio raccontare per filo e per segno tutto... vi dò solo dei flash... quegli istanti che ti vengono subito in mente quando scavi in un vecchio cassetto della memoria...
1) Prima prova: "il tema"
All'epoca avevo scelto il saggio breve:
Ambito artistico letterario : Il male di vivere nella poesia e nell'arte del Novecento (brani di: Montale, "Ossi di seppia", 1925; Ungaretti, "L'allegra", 1942; Saba, "La capra", in "Casa e campagna", 1909-1910; Quasimodo, "Elegia", 1947; Edvard Munch, "L'urlo", 1893).
se ci penso mi viene un po' da ridere... uno dei temi più tristi che io abbia probabilmente scritto...Ma come si fa a proporre un tema così???
Sta di fatto che era l'unico che mi ispirava tra tutti... alla fine sono anche riuscita a girarlo in positivo, nel senso che "tutto il male non vien per nuocere", dagli errori si impara e se esce più forti di prima.
Sul finale ho citato anche il mio cantante preferito con le strofe "Non è mai stato facile, non è mai stato subito... la verità è che nessuno ti regala niente, che devi sempre lavorare duro e stare attendo a non uscire dal giro...".
Sapete chi è?
2) Le prove scritte
Prova di ragioneria: uno degli esercizi è quel famoso che abbiamo fatto una volta sola (uno di quelli che anche la prof.ssa ti garantisce che non chiederanno mai!)
I compagni continuano a migrare al banco dei professori per farsi dare dei suggerimenti (che, ovviamente, non vengono dati)... mi pregano: vai anche tu... prendo coraggio, sono una che di carattere non chiede mai nulla, a me non avrebbero potuto dire di no...
e invece la Presidente (esterna) della prova, all'ennesima richiesta sullo stesso esercizio, ha gridato (e sottolineo GRIDATO) le testuali parole:
"Ma insomma, Signorina, non le chiediamo di re-inventare la ragioneria!"
Da quell'istante, oltre ad essermi sotterrata dalla vergogna, ho capito che la strada della contabilità non l'avrei percorsa più, anche se me la sono sempre cavata bene. E così è stato.
Alla maturità non si copia... ma si riesce a comunicare tra i banchi... Io, che non sono proprio capace a non farmi sgamare, ho fatto quello stesso esercizio unendo le forze con i compagni vicino a me... alla fine, siamo riusciti a mettere insieme un esempio di scrittura contabile passabile per dare una risposta a quella domanda impossibile... ricordate Compagni?
Io non me lo dimenticherò mai.
3) La prova orale
Immaginate l'ansia di ri-incontrare la Presidente che mi aveva gridato contro qualche settimana prima... per fortuna, aveva sotterrato l'ascia di guerra, forse non si ricordava manco di me...
L'orale è andato bene, anche se la tesina mi sono rifiutata di farla (allora era possibile, ora non so)
Ribelle come sono, avevo deciso di non scriverla per principio e per il semplice fatto che non sarebbe servita a un tubo, per questi motivi:
- La tesina è puro scopiazzare il testo che c'è da un altro libro/fonte: per me (alunno) è una perdita di tempo batterla, impaginarla ecc. ....tanto:
- I professori non la leggono (figurati se le leggessero tutte, gli esami finirebbero a ottobre!)
- esistono già i libri di testo, perché devo riscriverne un'altro io?
- I professori dovrebbero sapere la loro materia, sono lì per interrogarmi su quello che ho studiato (e su quello che mi hanno insegnato)... la tesina NON serve!
Ho quindi deciso di presentare uno schema con un solo elenco di argomenti in base alle fasce delle materie trattate. Punto.
Nessuno mi ha detto nulla a questo proposito ma, mio marito, ancora adesso, rimbrotta il fatto che, se ho preso 97/100, è perché non ho fatto la tesina. :)
Sono stata l'ultima del gruppo lettera "A-B", ho dato conforto a tutti quelli che, prima di me, sono entrati con le stesse paure mie, ho ascoltato i racconti di chi aveva terminato l'esame ma, dopo di me, ancora una volta, non mi ha attesa nessuno, scuola deserta... tranne Te che, paziente, mi hai aspettato con un sorriso, rientrando più tardi a lavoro... Tu che ora sei mio marito, mio compagno di viaggio, papà dei nostri due splendidi bimbi... TU sei il ricordo più dolce di quel giorno e di molti altri a seguire!
Consigli per chi affronta la maturità nei prossimi giorni:
- non serve ripassare fino all'ultimo secondo, quello che uno sa lo ha imparato nei 5 anni di scuola, non nei 5 secondi prima di varcare la porta dell'aula. Per fortuna gli esami,da quando vengono calcolati in centesimi, tengono conto anche dell'andamento degli anni precedenti, non solo della botta di fortuna di un giorno.
- godetevi questi giorni con la spensieratezza che vi rimarranno dei bei ricordi, forse gli ultimi, con i vostri compagni di scuola. Volente o nolente ognuno poi prenderà strade diverse...
- ascoltate la colonna sonora di tutti i maturandi: "Notte prima degli esami" di Venditti
è un successo che non tramonta mai!
E in bocca al lupo a tutti coloro che affrontano esami, grandi o piccoli, ogni giorno!
E voi, che ricordo conservate
della vostra maturità?
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