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lunedì 17 ottobre 2016

il latte artificiale - parte seconda -

foto da web


Cosa costa il latte in polvere all'origine non lo sapremo mai, ma cosa lo fanno pagare sugli scaffali lo sappiamo benissimo... come mai il latte il polvere in Italia costa così tanto e di più rispetto al resto d'Europa?
Lo faranno ben allo stesso modo?

Vi mostro un video-inchiesta girato dal programma REC (in onda sulla RAI) che tratta questo argomento dal minuto 37 circa al seguente link:
http://www.rec.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-c80b4f4c-a30a-4997-9767-08b5cb60832c.html

Nessuno vieta di guardarlo tutto, anzi, avrete un triste quadro di come è oggi il mondo, sopratutto dove ci sono interessi economici.

La conclusione secondo l'inchiesta di REC è: oltre a pagare la confezione cartonata, la pubblicità e tutti trasporti e i passaggi intermediari di questo mondo, nel prezzo sarebbe compreso il finanziamento ai congressi di pediatria che sembrerebbero sponsorizzati dalle principali marche di latte.

Ma, per non fare di tutta l'erba un fascio, vorrei anche sottolineare e ricordare che, per fortuna, a questo mondo, esistono strutture che funzionano, personale medico competente, professionale, che capisce anche il punto di vista umano: a loro va il merito e tanto di cappello perché non si
nascondono dietro al "io non lo sapevo", "da noi i fogli arrivano compilati così", "non è carta intestata, quindi non vale ecc...", ma ci mettono conoscenza (data da anni di studio ed esperienza sul campo), testa e passione, come dovrebbe essere per ogni lavoro.

In prima persona io tutto questo "tessuto vivo" che dovrebbe essere il latte materno non l'ho visto. E la cosa che mi fa rabbia non è stato usare il latte artificiale (meno male che quello c'è) ma l'accanimento a voler proseguire a tutti i costi nella direzione dell'allattamento al seno quando è visibilmente mancante. Non posso sentir dire che "appena sorge una difficoltà le mamme vengono spinte ad alimentare con il latte artificiale" "siamo sicuri che è proprio necessario?"

Cara, hai mai allattato tu?
Se si, sono tanto contenta per te, davvero, brava, hai fatto bene. Il latte materno è l'alimento migliore che una mamma possa offrire, se ti sgorgava a fiumi tanto meglio, se siete appagatati entrambi (tu e bimbo), riesci ad affrontare positivamente una ragade e il tuo bebè si attacca bene che puoi allattare davvero ovunque, brava, ma allatta finché puoi! Hai un'idea di quanto hai risparmiato facendo, oltretutto, un gesto bellissimo per te e il tuo bimbo? Vai serena, allata fino a quanto vuoi e puoi, anche quando il bambino avrà i denti: se sei felice, fallo! Non sarò certo io a giudicarti oppure a dire cosa è meglio per te e la tua famiglia.

Ma se non hai mai provato o non ti sei tenuto attaccato tuo figlio notte/giorno per n giorni, senza riuscire neanche ad andare in bagno per fare pipì, guardarlo dimagrire impotente, piangere senza sosta, con i tuoi capezzoli in fiamme (dopo aver partorito con dolore e magari con i punti proprio lì, se non con  il taglio cesareo), con il tiralatte e dentro due misere gocce, il seno vuoto... non provare a chiedere al medico: perché non mi viene il latte? Nessuno ti darà una risposta. Nessuno ti dirà perché il latte non c'è, quando e se verrà.
Saranno solo capaci di dirti che potresti averlo attaccato sbagliato (quindi è colpa tua), che dovevi tenerlo più tempo attaccato (quanto di più non lo so, visto non lo stacchi mai), che non hai avuto pazienza di aspettare che il latte arrivasse, che ti sei arresa alla prima difficoltà...
Io son convinta che, soprattutto le donne, non sono molli da arrendersi alla prima difficoltà...
devono sbatterci 1.000 volte la testa proprio per DNA, prima per piantare lì tutto...

Una stessa ragazza ostetrica, che conoscevo da ragazzina ed ho incontrato per caso in ospedale quando è nato il mio secondo figlio, ammette di aver avuto difficoltà come mamma e che, nonostante credesse fortemente nel valore del latte materno, se non fosse stato per il supporto delle colleghe avrebbe mollato tutto perché non ce la faceva più.

Allora, prima di sbandierare l'allattamento al seno, informiamoci su quali sono i motivi, le necessità, le difficoltà, i casi, il perché una famiglia (non solo una mamma, la decisione si presume coinvolga tutto il nucleo familiare) dirotta verso il latte artificiale. Studiamo l'altra faccia della medaglia.

Ci stiamo lavorando non basta. Occorre investire non solo in politica con leggi, sanzioni, controlli per chi fa solo i propri interessi ma anche in informazione, personale e ostetriche che seguano anche il post parto per un periodo più lungo dei due giorni di degenza in ospedale, e più spesso di una volta alla settimana in consultorio (soprattutto all'inizio), occorre che le mamme non si vergognino a chiedere, a interagire con figure professionali e tra loro senza giudicarsi l'un l'altra, che non siano additate dagli stessi parenti (che non sono manco medici), studiare il rapporto maternità/lavoro in una maniera diversa... perché i tempi sono cambiati e non tutti si possono permettere il lusso di stare a casa in maternità fino all'anno del bambino (sia mamma, sia azienda, sia libero professionista)...

Infine, come ho sempre sostenuto, attorno alla mamma ruota tutta la famiglia, se sta bene, è Lei che trasmette questa serenità a tutto il nucleo: al neonato, agli altri figli e anche al marito. Insomma, indipendentemente dal tipo di allattamento (esclusivo, misto o artificiale), si deve prima puntare sullo stare bene, sul vivere questo momento speciale nel modo più sereno possibile, perché ognuno ha delle necessità e delle esigenze diverse, e di queste bisogna tenerne conto.

La vostra esperienza?
Quale suggerimento dareste?


8 commenti:

  1. Io ho allattato al seno per dieci mesi e poi sono passata all'artificiale perché il mio latte se ne era andato. Io credo che non stia a nessuno giudicare le scelte che fa una mamma. Conosco delle donne che hanno scelto per motivi personali di non allattare e altre che invece lo hanno fatto fino ai due anni del bambino. Non concepisco quelli che ti dicono che devi allattare per forza, anche perché ogni mamma vorrebbe poter allattare il proprio figlio e se non la fa sarà perché avrà i suoi buoni motivi.
    Un abbraccio!

    www.mammatoday.com

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    1. Grazie Angela! I motivi della mamma non vengono presi in considerazione quasi da nessuno, è questa la cosa brutta. Visto che le direttive generali del Ministero della Salute dicono di allattare, nessuno si prende la briga di ascoltarti ed aiutarti a prendere una decisione quanto meno con consapevolezza... sanno solo risponderti di attaccarlo, sempre e comunque... e ciao! Comodo "lavorare" così!
      Un abbraccio Eli

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  2. Nelle tue parole ritrovo i miei pensieri di ormai tre anni fa, anche se io li ho espressi con più aggressività e meno moderazione, ora me ne rendo conto (qui: http://mammavvocato.blogspot.it/2013/02/allattamento-le-conseguenze.html).
    Per me, che ho avuto una esperienza disastrosa con l'allattamento, le tue parole sono comprensibili e condivisibili. Purtroppo, però credo che sia riuscito ad allattare facilmente (seppur con la fatica e l'impegno fisico che comporta) non lo capirà mai. Un pò come chi è rimasta incinta senza difficoltà non capirà mai cosa significhi attendre un figlio che non arriva, sia esso il primo o il secondo o il terzo.

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    1. Grazie Giulia! Non sai quante volte ho cambiato le parole di questo post... è difficile non far venire fuori un po' di rabbia quando le cose TU le hai vissute in un certo modo e invece te le vogliono far passare per un altro... il tuo post è eccezionale!!!
      Inutile dire che ti capisco e condivido in pieno. Il rispetto di una mamma viene calpestato da figure professionali che, oltretutto, dovrebbero invece sostenere una neo-mamma (e una donna) sotto TUTTI gli aspetti. La depressione la fanno venire loro, non i bambini che arrivano o meno... e chi non prova, ahimè, difficilmente entra nell'ottica di capire... verso la fine del mese ho in programma di parlare anche di questi aspetti, perché essere donna&mamma è bello ma è anche durissimo! Un abbraccio Eli
      p.s. la posizione Romolo e Remo giuro che mi mancava... ho riso un'ora!!!! :)

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  3. Io ho faticato tantissimo x allattare. Con ostinazione. Un male assurdo x due mesi... All'inizio poco... Lei sempre attaccata... Sempre! Mio marito mi diceva "lascia stare, le diamo il biberon (un po' di aggiunta è stata necessaria all'inizio") e io... Ma vediamo... Ancora oggi... Ancora oggi... E abbiamo ingranato. Ma il male che ho avuto lo so solo io (i pianti... Tanti...) poi un seno è migliorato... Poi tutti e due... E siamo andate alla grande, fino a 14 mesi quando Mia ha detto basta (lo. Prendeva solo la sera) latte in polvere pochissimo, ho sostituito la colazione con il latte intero alta qualità dai 9 mesi. Nessun problema (su consiglio del pediatra ovviamente). L'allattamento deve essere un piacere. Se vissuto con sofferenza meglio mille volte il biberon mamma e bambino

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    1. Grazie Marta per il tuo racconto! La fatica, il male e i pianti alla fine sono stati ripagati! Brava tu che hai tenuto duro, non tutte (io compresa) ce la fanno... la pressione di tutti quelli che ti circondano è davvero forte e, di certo, non aiuta, anzi, demoralizza, sconforta e mette ancora di più in confusione una neo-mamma... Ma hai chiesto consiglio a qualcuno, in quei momenti? Oppure sentivi di farcela e basta? Un abbraccio a te, alla tua splendida Mia e anche a Marzia (che non vedo da un po'!) :)

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  4. Io ho faticato tantissimo x allattare. Con ostinazione. Un male assurdo x due mesi... All'inizio poco... Lei sempre attaccata... Sempre! Mio marito mi diceva "lascia stare, le diamo il biberon (un po' di aggiunta è stata necessaria all'inizio") e io... Ma vediamo... Ancora oggi... Ancora oggi... E abbiamo ingranato. Ma il male che ho avuto lo so solo io (i pianti... Tanti...) poi un seno è migliorato... Poi tutti e due... E siamo andate alla grande, fino a 14 mesi quando Mia ha detto basta (lo. Prendeva solo la sera) latte in polvere pochissimo, ho sostituito la colazione con il latte intero alta qualità dai 9 mesi. Nessun problema (su consiglio del pediatra ovviamente). L'allattamento deve essere un piacere. Se vissuto con sofferenza meglio mille volte il biberon mamma e bambino

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  5. Ho visto solo ora il video del programma. Molto interessante, grazie!
    Devo dire, pero', che nella mia esperienza personale di mamma, con il ricciolino non tutte le marche di latte in polvere erano uguali. Una la digeriva e mangiava con gusto, altre due le rifiutava o, se per la fame le mangiava, poi le vomitava...insomma, forse dipende dalla quantità dei nutrienti aggiunti, come dice l'intervista, pero' si sentiva la differenza. Per fortuna, pero', non ho ricevuto pressioni nè consigli per una marca o l'altra nè in ospedale nè dai pediatri che ci hanno seguito. Anche se l'ospedale di Aosta rientra nell'elenco degli "Ospedali Amici dei Bambini" dell'UNICEF, pero', non è vero che ho ricevuto aiuto per allattare!!!

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