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martedì 11 ottobre 2016

sensi di colpa e crisi nervose

immagine da web


Il post che state per leggere è uno sfogo personale, dopo una settimanina pessima... per dirla in modo elegante. Una di quelle che capitano a tutte le mamme che pensano di farcela da sole a fare tutto e tutto insieme nello stesso momento... perché chiedere aiuto non è una ferita nell'orgoglio, è un dover pesare su qualcuno (che già ne ha dei problemi - e tu non riesci ad aiutarlo, tra l'altro -, senza sobbarcarsi pure i tuoi), è il senso di colpa di non essere riuscita a gestire più cose insieme come avresti voluto, un sentimento che condividono molte donne, mamme soprattutto.
E' non riuscire a passare del tempo con il grande perché hai sempre dietro il piccolo e con il piccolo perché devi guardare anche il grande, oppure con nessuno dei due perché hai altro da fare e non si fa da solo.
E' la rabbia di non avere un minuto in più per pensare a cosa sarebbe meglio fare, perché è a te che spettano tutte le decisioni (dalla piccola alla grande) e avere persone attorno a te che non capiscono che oltre ad un lavoro hai anche dei figli, di cui uno piccolo a casa, non aiuta di certo.
Quelle che chiedono scusa per circostanza ma che intanto rompono, diciamo, perché è questo che fanno.
E' la rabbia di iniziare un lavoro e non riuscire a portarlo a termine nei tempi normali, perché hai altro da fare.
Il senso di colpa nel voler finire il lavoro che hai iniziato e non stare con i tuoi figli.
Il senso di colpa nel voler stare con i tuoi figli e mandare a quel paese il lavoro.
Il senso di colpa nel non voler avere la voglia di fare né uno né l'altro, perché si è stanchi, perché si è stufi, perché anche chi ama la routine e le liste di cose da fare (che a volte danno un senso di sicurezza) ci finisce inghiottito dentro... è come una musica che ha un ritmo più veloce e tu non riesci a stargli dietro, corri, corri dietro a quel disco ma ormai è avanti e tu sei indietro, tanto da capire che se anche ti fermi invece di insistere a correre, non cambia proprio nulla.
Poi ti guardi intorno e vedi altri lavori da fare, da depennare, da riprogrammare: preparare da mangiare, lavare, stendere, stirare, pulire pavimenti, cucina, bagni, fare bagnetti, tirare su briciole, correre a prendere un figlio, camminare col passeggino per far addormentare l'altro, correre a prendere un lavoro, fare una bozza al volo, e intanto preparare la cena sul fuoco, scrivere una mail con un bimbo urlante in braccio e l'altro davanti alla TV (quando preferiresti che proprio non la guardasse), poi cambiare l'ennesimo pannolino della giornata e apparecchiare la tavola con una mano sola, sentire dire 100 volte "io ho fame" e poi....
e poi... ho gridato BAAASTAAAA e ho divelto il cestino della cucina....
MA NESSUNO MI AIUTA? credo di aver gridato...

Si, lo so, sono un po' esaurita... e oggi mi sono accorta di essermi vestita di nero e viola, segno che tanto positiva forse non sono ancora...

Invidio le mamme che riescono a farsi una risata, che si lasciano tutto alle spalle tanto in qualche modo si farà, invidio chi dice di non stirare perché davvero non capisco come diavolo facciano a non vedersi le pieghe senza un colpo di ferro...
Quelle che, anche stanche e con più di 2 figli, hanno la forza di organizzare una festicciola nel fine settimana per i bambini...

So che anche loro avranno le giornate no, non è tutto rosa e fiori...
Ma io mi sento in colpa perché proprio non entro in quell'ottica, non ho più la pazienza di prima, l'energia di vedere sempre il lato positivo, ci sono giorni in cui non ho voglia di giocare con i miei figli, di guardare lo stesso cartone per la milionesima volta, non ce la faccio a tenerne uno in braccio e mi domando: "Ma cosa mi è mai saltato in mente di fare il secondo?"... si, care mamme, perché non so voi, ma io ogni tanto me lo chiedo... e senza farlo apposta, mi sento... in colpa per averlo pensato!

Vorrei scrivere sul blog, fare progetti, ma poi mi trovo ancora più incasinata con l'arrivo di lavori urgenti, che bisogna fare subito e bene con la concentrazione che ormai non trovo...
Tutto questo con la consapevolezza che, oltre a lavoro e blog, ho anche altre cose da fare, altre priorità... e, alla fine, non capisco più cosa conviene che io faccia prima... perché sarebbe da fare tutto, a voler ben vedere...

Vi risparmio il quadretto con Marito che, non appena varca la soglia di casa, viene insaccato di parole per ogni gesto che fa, dal non essere arrivato prima quando c'era un delirio in atto, al metterci troppo tempo nei compiti che gli affido con risultati diversi da come avevo immaginato nella mia testa, per sprofondare nel sonno più profondo appena tocca il divano quando gli raccomando di guardare il grande...
l'ho detto che non ho più pazienza, e a lui sconto ancora meno... come se questo non aiutasse ad alimentare ancora di più i miei... sensi di colpa.

So che è una fase, e spero vivamente che presto si chiuda...
Perdonatemi se ho spiattellato le paturnie di una mamma "fuori-fase" su un blog che, normalmente, punta sul lato positivo delle cose...
Prima o poi conto di tornare così, prima o poi... perché il rosa rimane sempre il mio colore preferito.




13 commenti:

  1. Da "mamma" di tre figli ti capisco pienamente ..... da "nonna" ti dico che un giorno ripenserai a questi momenti quasi con nostalgia. Cerca di trovare qualcosa di buono e di bello ogni giorno e scaccia tutti i sensi di colpa.Ti abbraccio forte.
    Gio

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    1. Grazie Gio! Sei una mamma e una nonna saggia che sa sempre trovare le parole per consigliare, dare coraggio e ritrovare la fiducia! Comunque ieri tra un paio di nanne del piccolo e un giretto di shopping liberatorio (ma assennato) la situazione è migliorata... siamo tutti un po' più distesi e sorridenti... e non è poco! Un abbraccio grande anche a te! Eli

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  2. Come ti capisco, mi ci vedo pienamente in questo delirio quotidiano, a volte riesco a sopportarlo e a volte mi parte la cellula...ma i sensi di colpa no! per carità! Hai elencato che cosa fai in una giornata....mi sembra che sia più che sufficiente senza sensi di colpa...un abbraccio :)

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    1. Grazie Vivi Z.! "Mi parte la cellula" è proprio il termine giusto!
      Forse, a forza di accumulare, accumulare e accumulare, alla fine si scoppia... poi certi personaggi che si incontrano sul proprio cammino in questi momenti, diciamo che proprio non aiutano! Un abbraccio Eli

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  3. Ciao Eli! ^___^
    Mi ritrovo tantissimo in quello che scrivi, sclero compreso!!!!
    Purtroppo i tempi frenetici che 'ci' imponiamo hanno, come tutte le cose, il rovescio della medaglia.
    Penso che sia normale avere questi scatti perchè la maggior parte delle volte siamo SOLE!!! Di certo le abitudini acquisite in modo 'empatico' quando abitavamo con la nostra famiglia d'origine influiscono sul comportamento che poi abbiamo con la nostra, di famiglia, poi mettici il carattere magari un po 'precisino' che vorrebbe tutto a posto con un colpo di bacchetta ecco che vediamo tutto nero.... Nel tuo caso nero e viola! ^_______^
    Proprio stamattina su google+ ho pubblicato un messaggio che mi è arrivato tramite wa, se ti va, fai un salto a leggerlo..... ;-)))
    Su con la vita!!!!
    Un forte abbraccio e tantissimi......
    Kissssssssssssssssssssssssssssssss

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    1. Grazie Betta!!!! La frase che hai condiviso è bellissima, e sul finale è tanto cruda quanto vera... l'ho condivisa la volo, la stamperò e la rileggerò nelle giornatacce.
      Io spesso leggo che le mamme che hanno i pavimenti sporchi, i vetri appiccicati e i piatti incrostati hanno figli felici di giocare con le loro mamme... vero, ma io il mocio al mio piccolo glielo dò in mano e aiuta...!!!! Un po' per ciascuno non fa male a nessuno, siamo una squadra!!!! Grazie dei tuoi preziosissimi kiss! Un abbraccio Eli

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  4. Cara Elisabetta,
    sai che mi rivedo nel tuo post anche se ho un figlio solo (e nessun piccolo in casa con me)?
    Anche quando il lavoro è poco, faccio comunque fatica a stare dietro a tutto e mi sento sempre in difetto. Credo sia semplicemmete stanchezza, la tua. Le scenate a volte capitano e, francamente, credo sia umano non aver voglia di guardare sempre lo stesso cartone o giocare sempre con i nostri figli...io poi a volte mi sento in colpa perchè quando arriviamo a casa dopo la scuola mi annoio così tanto a giocare con lui che njon vedo l'ora che sia ora di preparare la cena. Poi, mentre ceniamo, pesno che ho sprecato un'occasione per stare con lui prima..eppure le gare delle macchinine o l'ennesimo "giochiamo alla famiglia" proprio mi fa sbadigliare! TU poi ne hai due, lavorare da casa è peggio eprchè non riesci a separare i momenti lavoro/famiglia, vedi intorno a te le faccende di casa da fare anche mentre lavori ecc. Sono certa che non sia colpa nè tua nè di tuo marito, se ti senti così, ma sia solo carenza di sonno!!!

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    1. Grazie Giulia! Hai centrato in pieno! Poi il mio ufficietto è collocato in una stanza dove ho la visuale su cucina, sala, corridoio e scale perché questo piano è molto aperto e senza tante porte... bello eh, per carità, ma c'è sempre un casino!!!!! Uno degli ultimi clienti che ho portato qui si è limitato a dirmi "si vede che ci sono bimbi in casa!"... mi sarei sotterrata!!!!
      E poi sono maschi... inutile dirlo... non ho mai giocato in vita mia così tanto con le macchinine!!!!! (Io però ne ho una rosa che profuma di ciliegia :) e al bimbo che ha detto "ma questa è delle femmine... (schifato)" gli ho risposto "è mia! Problemi?")...
      E poi se mi togli anche solo un'ora di sonno io divento una bestia!!!
      Grazie per la solidarietà, è bello non sentirsi soli! Un abbraccio Eli

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  5. Scusa gli errori di battitura...ho scritto in fretta!

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  6. Credo che tu sia in buona compagnia..io ne ho solo uno di due anni e un ritmo lavorativo decisamente adattabile alle mie esigenze, ma in certi giorni mi sento così. Che dire, non ho la bacchetta magica, credo solo che sia ingiusto non leggere altrettante paturnie da parte dei padri..o forse è giusto e dobbiamo semplicemente prendere esempio da loro e dividerci equamente i compiti. Cerca di prenderti anche solo 15 minuti al giorno per rilassarti, prendere fiato..se poi non stessi dormendo come si deve a causa del piccolo, bè..la mancanza di sonno fa davvero vedere tutto nero!!E non possiamo essere sempre al 100 %, siamo umane, così come anche i nostri figli hanno giornate decisamente storte ;) un abbraccio!

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    1. Grazie Serena!Hai ragione! Si parla tanto di parità ma quando entrano in gioco i figli è quasi sempre la mamma che corre!!! Ho bisogno di sonno, di silenzio e di mangiare un pasto in pace assaporandolo con gusto, sentendo i sapori... non trangugiarlo per la fame nervosa! Un abbraccio e grazie per l'appoggio e i consigli!!!!

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  7. ...che dire: mannaggia quante siamo, Elisabetta cara! Ho appena buttato giù di getto (e perchè non avevo tempo, chiaro) un post molto simile al tuo, ora scorro un po' dei tuoi arretrati che sono sempre interessanti e facili all'immedesimazione e....immedesimazione TOTALE, e chissà quante altre come noi!
    Ahimé non ho consigli, ma tanta tanta solidarietà sì. E poi mi ritrovo nelle dritte di Serena, e confermo che i 15, talora 30 (!) minuti di beneamata pace e indulgenza verso se stesse quotidiani aiutano, aiutano eccome. Ce la puoi fare, insomma! Go go go!

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    1. Grazie Kiara per la solidarietà! Dopo la settimana scorsa, posso ufficialmente consigliare che sfogarsi, scrivere e ricevere così tanti commenti di mamme mi ha davvero aiutata!!!! Le cose, non diciamolo troppo forte, sono un pochino migliorate, e la gestione famigliare procede... diciamo che non si trascina solo per forza d'inerzia!!! Le vostre "iniezioni di fiducia" funzionano!!!! Un abbraccio grande Eli
      p.s. Kiara ma hai un blog nuovo-nuovo, immacolato di post: forza scrivi anche tu!!!! Così ti vengo a leggere!!!!!

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