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venerdì 29 settembre 2017

idea riciclosa: ritira lego scatola riciclosa

Questa idea è nata dal fatto che Tatino ama alla follia i mattoncini Lego ma, una volta montato il kit della scatola e averci giocato per un po', sente il forte desiderio di abbattere quello che abbiamo costruito dopo ore di istruzioni per creare liberamente di fantasia.
Ovviamente, dopo qualche giorno, vorrebbe rimontare tutto... O__O
Ma come ritrovare i pezzi che occorrono in un marasma di mattoncini multicolore tutti mischiati?
Visto che dividere set per set sarebbe una follia, ho deciso, per velocizzare la ricerca, di dividere i mattoncini per colore. Solo qualche caso raro viene ulteriormente sotto-diviso per genere, esempio: pezzi neri - gomme auto (nere).
Per fare tutto ciò occorrono però dei contenitori con scoparti, compatibili in base anche alla quantità di Lego posseduta. Ecco come è nata l'idea del "Ritira Lego Scatola Riciclosa".


Le nostre scatole di cartone sono l'involucro dei cartoni del latte, reperite al supermercato di spesa in spesa (gratuitamente). Fortunatamente si tratta di una scatola bianca, neutra e senza scritte, versatile anche utilizzi diversi.


Le strisce di cartone sono scarti di altre scatole, oppure della stessa scatola tagliata in varie parti.
Come di vede dall'immagine i divisori sono diversi, per due scatole ho creato sei spazi medio/piccoli, le altre due hanno tre spazi grandi.


La personalizzazione è la parte più divertente perché queste scatole si adattano a tanti tipi di giochi, non solo le costruzioni... potrebbero starci delle macchinine, scarpe/vestiti/accessori delle bambole, frutta& verdura finta, sorpresine varie degli ovetti... ma anche bottoni/cerniere/ago&filo, fustelle/timbri, colori/pennelli, viti/chiodini vari, cavetti/riduzioni/ciabatte della corrente, piccoli attrezzi da giardinaggio e semenze... insomma, dalla cameretta al garage, la fantasia e gli oggetti da ritirare non hanno limiti!

p.s. Le faccine Lego le ho trovare su Pinterest, belle vero?


mercoledì 27 settembre 2017

come nasce un progetto: inventare un nome 3

Devo svelare un segreto: quando invio delle bozze relative ad un logo creato da zero, sono sempre un po' emozionata... è difficile "tifare" per una prova piuttosto che un'altra, perché hanno tutte un pezzetto di me e il giudizio finale del Cliente mi fa tenere una "suspence" che voi non avete idea...
Dopo aver proposto le alternative dello scorso post, Canova Natura ha scelto...
La versione 1, rivista con qualche piccola modifica nei colori... il blu predominante, infatti, ricorda il colore dei mirtilli, loro prodotto principale.


Ecco il logo ufficiale che verrà stampato anche sui loro prodotti:





Azienda Agricola Canova Natura di Vandoni Daniele
Via Enrico Fermi 16/d
Bellinzago Novarese






lunedì 25 settembre 2017

Quel pezzetto di cioccolato

Un essere umano ha bisogno, ogni tanto, di qualcosa per ricaricarsi.
Ci sono mamme che bevono caffè, al volo, come fosse un cicchetto super alcolico, e ripartono.
Ce ne sono altre che fanno due tiri della sigaretta e rinascono.
Come, dal fumo, francamente non so, ma per loro è come una boccata d'aria fresca.
Altre camminano, corrono, il mattino presto quando gli altri dormono, oppure la sera, hanno ancora la forza e l'energia di muovere le gambe dopo tutto una giornata trascorsa, di corsa.

Io sono una di quelle che tiene una stecca di cioccolato fondente nel ripiano dei biscotti.
E' appoggiata in verticale sul lato sinistro dell'antina, non dà nell'occhio.
E quando ho bisogno di idee, di ricaricarmi le pile, quando sono scoraggiata,
apro l'antina come chi ha una dipendenza da qualche sostanza, stacco un paio di quadratini... ammetto, quando sono disperata anche tutta la fila... e me li mangio, lasciandoli sciogliere lentamente.
Altro che siga, altro che caffè...
Quel pezzetto di cioccolato è la mia droga, il mio piccolo angolo di paradiso.

Cosa stai mangiando?
Niente, perché?


venerdì 22 settembre 2017

idea riciclosa: la maglia fai-da-te

Mia Mamma chiama questo tipo di maglia "spiciurlenta" che, italianizzato dal dialetto, significa tutta sbilenca. Io, infatti, nell'abbigliamento adoro le asimmetrie, le forme morbide e comode e le cose un po' originali... per questo, dopo un decluttering selvaggio negli armadi di casa, ho trovato questa maglia di mio Marito (pensata come intima, ma a mio avviso potrebbe essere messa anche come t-shirt) . Seppur gli potrebbe stare bene, non l'ha mai indossata. Era lì, nuova di zecca... mi sono subito detta: "Proviamo a riciclarla!"
Ed ecco cosa ne è uscito...


Come si può notare non servono molte cose... in due minuti ZAAAC è pronta!


Avrei voluto tagliare anche il bordo della cucitura sotto e quello delle maniche per renderla più uniforme... ma mi sono subito accorta che la consistenza della maglina si lasciava andare e il taglio fatto la rendeva già abbastanza larga, senza tagliare ulteriori pezzi.


Per le mezze stagioni è davvero versatile e può essere portata in diversi modi, un po' per tutti i gusti!
Sicuramente il mio preferito è quello con una spalla giù... alla flashdance! :)




mercoledì 20 settembre 2017

come nasce un progetto: inventare un nome 2

Come già accennato in questo post, un'azienda Novarese mi ha affidato il compito di studiare un nome per la loro attività e, successivamente di crearne un logo, da apporre sui loro prodotti e materiali in coordinato.

Tra le varie proposte il Cliente ha scelto...

"Canova Natura"
così da meglio rappresentare la zona da cui provengono piccoli frutti e verdura da loro prodotti.

Una volta deciso il nome, ho chiesto al mio Cliente se avesse preferenze di colori, caratteri, immagini... infatti, più elementi riesco a cogliere e ad indagare... più è facile realizzare un logo che rispecchi l'azienda.

Mi sono quindi messa all'opera creando diverse versioni tra le quali elaborare la definitiva.
Perché propongo diverse alternative?
1) In questo modo il Cliente ha un raggio di scelta un po' più ampio. Non è costretto a scegliere "o questo" o "quello". Magari preferisce il colore di uno, ma il carattere di un altro e, proprio per trovare lo stile che lo rappresenti al meglio, è utile vedere il logo in vari modi.
2) Spesso capita che il Cliente parta con un'idea di logo ma poi, vedendolo impostato in un altro modo completamente diverso, se ne innamori e lo preferisca all'idea che aveva in origine.
Solo mostrandogli diverse versioni è possibile vedere quanto sia "la resa grafica" di un logo, perché anche l'occhio vuole la sua parte.
3) Generalmente (dipende anche dalla destinazione del logo) non propongo più di 3 versioni perché potrebbe creare confusione e mettere in difficoltà il Cliente sulla scelta finale.
Solo quando trovo delle attività speciali o delle persone particolarmente decise/creative allora azzardo un po' di più... ma comunque mai più di 4 prove.


La prima versione è molto classica, elegante, semplice e pulita.
Ci sono i colori della terra e il frutto principale che rappresenta l'azienda.

La seconda versione ricalca i colori della prima ma i caratteri utilizzati sono un po' più "confidenziali", meno formali.

La versione tre è strutturalmente diversa, balza all'occhio prima l'immagine stilizzata e poi la scritta.
L'immagine ha un sole centrale che irradia la terra e i frutti (il mirtillo con la foglia).

La versione quattro, infine, è una rielaborazione della versione due. Ci sono gli stessi frutti ma messi più in evidenza e sono stati modificati i caratteri e i colori di riferimento.


Quale logo avrà scelto il Cliente?
Seguitemi!!!



lunedì 18 settembre 2017

(parentesi di me): e lo chiamavano carico emozionale...

La scorsa settimana è inizia la scuola per il mio Tatino, più la fine dell'inserimento del Piccolo... ma solo ora riesco a scrivere due righe di ciò che è successo in questi giorni.
Un po' perché la fantasia di questi luoghi impone un'ampia elasticità di orari: prima porta uno, poi porta l'altro, poi riprendi uno, poi riprendi l'altro, e uno ha già mangiato e l'altro no, poi c'è la riunione, poi procurati i materiali che mancano, corri di qui, corri di lì...
La Maestra della Materna ha definito questo momento come un "carico emozionale"... per me è stato un fardello, un caos dentro e fuori, un pianto alternato da entrambe le parti, quando uno andava contento, l'altro piangeva e viceversa... un ricordarsi e imparare da capo numeri, nomi, volti, cose, dove si entra, dove si esce, avvisi, carte da consegnare compilate, appuntamenti...
senza contare che in queste ultime tre settimane praticamente non si dorme più...
Eh, sì! Perché ho avuto la brillante idea di accontentare Tatino procurandoci un vecchio letto a castello nella NUOVA CAMERETTA, sposandoli entrambi in blocco.
Peccato che, a una carta ora, di solito dalle 24,00 in poi, si assiste ad una migrazione nel lettone, tutti insieme appassionatamente, senza marito, che avrebbe bisogno anche lui di una rieducazione su dove è meglio dormire...
Il piccolo poi, come se non bastasse, fa una serie di risvegli: alle 2,00/2,30 alle 3,30/4,00, alle 5,00, alle 6,00... magari non tutti, ma due o tre di sicuro. E quando non si sveglia lui, mi sveglio io lo stesso con l'ansia che cada dal lettone o che il fratello grande lo schiacci, perché lui non dorme come i comuni mortali, noooooo... lui ruota e vaga sul materasso, rigorosamente sopra le coperte/lenzuolo.
Quindi è inutile dire che HO SONNO.

Questo non significa che non abbia voglia o cose da scrivere qui, anzi.
Cerco solo di pesare le parole, di interiorizzarle, di ri-elaborarle un attimino, perché la mia mente ne vomiterebbe, in qualche momento. Ma bisogna porre un freno, qualche volta.
Bisogna avere la pazienza di "stare a vedere", aspettare e sperare.
Nel lasso di tempo che i bimbi sono nelle rispettive scuole ti sembra di aver conquistato il tempo per fare le cose, le commissioni, il lavoro... poi guardi per la prima volta l'ora e sono le 11,30 passate... !
Come le 11,30? Ho appena iniziato...!
E allora metti il turbo, fai il possibile e anche oltre... inforchi la bici e passi a recuperarli, di corsa.
Ti trovi con il fiatone a scovare i loro occhietti che ti cercano, ad ascoltare le novità, il gusto dei panini che hanno i compagni di banco, a vedere il disegno libero che hanno fatto... e vorresti stringerli a te e non farli uscire mai più di casa... ma il grande ad un bacio sulla guancia risponde "Che schifo!", e allora capisci che devi farli volare come un aquilone, liberi nel cielo ma con un filo sottile che li guida, quando e se ce ne sarà bisogno.

Fare il genitore è il lavoro più difficile del mondo, non si smette mai di imparare.
Si fa un passo avanti e due indietro.
Ma quei due musetti non mi stancherò mai di osservarli, con la consapevolezza di cosa ho creato e con lo stupore di scoprirne altri mille aspetti nuovi.


foto da web







lunedì 11 settembre 2017

il primo giorno (di scuola) che vorrei...

Oggi per molti studenti, come il mio Tatino, sarà il primo giorno di scuola.
Il primo di una lunga serie...
L'emozione è palpabile, forse la nostra più della tua,
perché è una prima volta anche per noi, stavolta come genitori.

... Vorrei che il tuo primo giorno fosse così...




Buon cammino scolastico a tutti gli studenti!!!


venerdì 8 settembre 2017

idea riciclosa: cartellini per quaderni

Mancano pochi giorni all'inizio della scuola ed è già cominciato l'assalto alle cartolerie per i materiali occorrenti...
Noi ancora non abbiamo molte liste di cose da acquistare perché la classe non è ancora definita, la prima settimana i bambini verranno divisi in gruppetti e mescolati tra loro... solo alla fine di questi 7 giorni verranno decretate le classi e verranno sorteggiate le Maestre per ciascun gruppo di scolari.
Ma si sa... dopo questo lasso di tempo, partirà anche per noi la corsa alle copertine, libri e quaderni...

Perché non personalizzare i classici "cartellini con il nome" per le copertine dei nostri quaderni?
Solitamente sono bianchi o con disegnini un po' bruttini...

Arrivano i CARTELLINI
scaricabili e gratuiti
per quaderni!!!!

Con i personaggi preferiti dei nostri piccoli: un po' per tutti i gusti, ovviamente.

Basta scaricarli, stamparli, ritagliarli e metterli nella finestrella trasparente dei quaderni.
(in alternativa possono anche essere stampati su carta adesiva, per libri ecc.)

Altra idea furba:
per plastificare in modo semplice e veloce le etichette (e non solo) occorre, una volta compilate, procurarsi dello scotch da pacco trasparente, quello alto per intenderci. Adesivizzare l'etichetta e tagliare la parte in eccesso. Lasciando un bordino di nastro adesivo lungo il perimetro, invece, è possibile far aderire l'etichetta direttamente su libri o quaderni. Plastificata e incollata in un colpo solo, anche senza la carta adesiva che, molto spesso, si incastra nelle stampanti di casa...


Non vi bastano questi soggetti?
Qui ne trovate degli altri... anche per ragazzini/e più grandi!


mercoledì 6 settembre 2017

come nasce un progetto: inventare un nome

In questo periodo mi è stato affidato un lavoro divertente e stimolante: realizzare un logo non solo graficamente, ma creare da zero il nome identificativo dell'azienda.


Trovare un bel nome non è facile, ci sono regole da seguire tante quanto le libertà che ci si può prendere... deve essere musicale, corto ma non troppo, originale, fantasioso (ove possibile), deve farci capire di cosa si tratta subito e, soprattutto, deve essere UNICO.

Il primo passo è la ricerca: molte delle idee, infatti, potrebbero già essere state usate e non si può rischiare di mettere sul mercato due nomi uguali o troppo simili.
Inoltre anche immagini, parole chiave, colori, possono aiutare a spaziare sulle varie possibilità per poi restringere la cerchia dei risultati e scegliere il definitivo.
Importante è chiedere al Cliente i suoi gusti, per capire il "taglio" che si vuole dare, per proporre idee in sintonia, visto che il logo sarà poi il Suo e Lui dovrà fare la scelta finale che meglio lo rappresenta.

Le indicazioni date dal mio Cliente sono state:

"La nostra azienda si occupa di produzione, vendita e rivendita di prodotti ortofrutticoli.
Siamo a Bellinzago Novarese, località Canova.
Siamo partiti appassionandoci innanzitutto di mirtilli, more e lamponi che rimangono il nostro core business.
Vendiamo i nostri prodotti a domicilio oppure con pick-up.
Il pubblico di riferimento è quindi molto vasto ed eterogeneo, dalle famiglie ai single, dai giovani alle persone anziane.
Ci piacerebbe uno stile più giocoso che serio, più maturo che giovane, più moderno che classico,
più semplice che complesso, più personale che impersonale.
Vorremmo valutare di inserire nel nome anche qualche idea legata a insetti utili o simpatici.
In futuro ci piacerebbe stabilirci in un punto vendita che faccia anche da punto di ristoro per le merende/ritrovi/eventi.
I nostri colori preferiti sono il "blu mirtillo" e il verde."


Innanzitutto sono partita con una mappa delle parole chiave e tutto quello che esse mi ispiravano.
Matita e foglio alla mano... e via!

Da tutto questo schema-pasticcio ho cercato di focalizzare anche, oltre al nome, come graficamente si sarebbe potuto materializzare, con disegni, simboli, font ecc. 
E, alla fine, questi sono i nomi inediti che ho pensato:

- CUORE DI ORTO passione per l’ortofrutta (con o senza slogan)
questo nome racchiude il senso di ciò che il cliente svolge: coltivazione ortofrutta (ho volutamente messo ortofrutta e non solo piccoli frutti proprio per non vincolarlo, ma lasciare uno spettro più ampio) nata da una passione, fatta con il cuore, naturale e biologica.
Un elemento semplice e diretto: il cuore, come il nocciolo di un frutto, la sostanza di un discorso.
L’orto, anche se in realtà la loro è una vera e proprio coltivazione, dà una sensazione di una produzione più familiare, curata apposta per il cliente.


- CANOVA NATURA
(con la N in comune è possibile giocarci graficamente)
Immediatamente con questo nome vengono individuati geograficamente (località canova)
cosa fanno? prodotti della natura: frutta, verdura ma anche derivati e lavorati (es. confetture… ecc)


- ORTO MILLECOLORI 
per sottolineare la bellezza dei colori della natura e di un orto in particolare, 
perchè la natura non è solo verde: i frutti e le verdure sono un arcobaleno di colori (giocoso)
e, ognuno di essi, in base al colore, contengono anche diverse proprietà/vitamine 
sottolineando l’importanza di una dieta ricca di tutti questi colori


- (IL) LUPO MANGIAFRUTTA
ho fatto una ricerca sugli animali simpatici che potrebbero essere utili nell’orto ma ho notato
che sono stra-usati in diversi ambiti, soprattutto la coccinella che, a parer mio, era quello un po’ più carino e conosciuto.
Mi rendo conto che associare il lupo alla frutta è un po’ stravagante, ma chi non conosce il famoso gioco?
Di sicuro è di facile memorizzazione e potrebbe essere una simpatica mascotte: un lupo buono che mangia frutta (e verdura)


In quale nome si sarà riconosciuto il Cliente?
Seguitemi!!!

lunedì 4 settembre 2017

quando mi sembra di sbagliare tutto

foto da web

Ci sono giorni, momenti, attimi in cui mi sembra di sbagliare tutto, come mamma, come persona.
Sono cresciuta con alcuni valori come capo saldo: l'onestà, la giustizia, il rispetto (delle persone e delle regole), la pazienza, l'educazione (di parlare/agire quando è il momento opportuno), il sacrificio, lo sforzo di dare il massimo di sé stessi, aiutare chi ne ha bisogno e anche chi non ce lo chiede ma, visivamente, necessita.
E non parlo di religione o particolari credi... qui si tratta di concetti base dell'umanità, che mi sono talmente entrati dentro, che mi batto con tutta me stessa per farli percepire anche miei figli, in una società, un contesto storico generale che non aiuta per niente a comprendere appieno il significato e l'importanza di queste cose.
Molti di essi, infatti, vengono calpestati ogni giorno, fin dai piccoli gesti, fin dalle micro-realtà.
Oggi prevale la disonestà, cercare sempre di fregare le persone per interessi personali, mentire per nascondere realtà "diverse" dall'altrui, cercare dagli altri ma non dare mai, scavalcare tutti, anche con sotterfugi, pur di arrivare primo, deridere, infrangere le regole, ripetutamente e senza imparare dal proprio errore, menefreghismo e maleducazione al cubo, sfida nel far prevalere sé stessi, avere sempre l'ultima parola, ottenere il massimo con il minimo sforzo, magari facendo lavorare un altro al posto tuo e poi prendendosi il merito, fingersi "amico di" solo al momento buono, non aiutare chi cerca aiuto e ignorare palesemente chi ne ha bisogno.
Ma in che direzione stiamo andando?
Io proprio non riesco a insegnare a mio figlio di rispondere a una provocazione con violenza e poco rispetto, perché io non sono fatta così... ma per sopravvivere e non venire sopraffatti dalla maleducazione devo fargli capire che non sarà né il primo né l'ultimo che incontrerà nel suo cammino e che non si può sempre "incassare", bisogna reagire.
Ed è qui che mi sento di sbagliare tutto, perché ciò quello che gli ho detto crolla come un castello di carta, perché alla prima occasione proverà quell'atteggiamento menefreghista che ha visto fare, perché è uno scudo più forte, una strada più facile, più veloce, rispetto a quello che mamma e papà dicono... ma io, a quel punto, non riuscirò ad essere tanto diplomatica né con lui né con chi gli ha mostrato come fare...
Perché poi quando crescerà, capirà, come ho capito io cosa è giusto e cosa no...
ma intanto incasserà, sbaglierà, verrà sopraffatto, ci rimarrà male, le sue aspettative verranno tarpate... anche da me, magari....
tutto questo aiuta a crescere, non voglio tenerlo sotto una campana di vetro, voglio insegnargli ad essere sicuro, a dire quello che pensa, a battersi per le cose a cui tiene, però per un genitore è una coltellata...
ma solo l'unica a pensare, in certi giorni, momenti, attimi, di sbagliare tutto?


domenica 3 settembre 2017

4° compleblog!



E' già... ridendo e scherzando sono già passati 4 anni dal mio primo post...

Nel frattempo i bambini sono diventati due, la casa è sempre un casino,
un milione le cose da fare e il tempo sempre meno...

Ma in questi 4 anni, grazie a questo posticino,
ho conosciuto delle fantastiche Persone, blog davvero unici
 di mamme come me
con cui confrontarmi, consolarmi, ridere, consigliare e infonderci coraggio a vicenda
ma anche donne creative
da cui ispirarmi, sperimentare, scoprire, provare, inventare e pasticciare!

Persone che mi seguono, leggono, commentano, giocano, condividono.
A tutti voi, un grazie di cuore...

Continuerò a scrivere e ad inventarmi cose nuove,
tanti sono i progetti che ho in mente...
stay tuned!

...e Buon Compleblog a me!!!!



venerdì 1 settembre 2017

idea riciclosa: errata corrige settembre

(Piccola parentesi)
Vorrei ringraziare tutti i blogger che mi hanno seguito in agosto con il mio giochetto estivo! Siete stati tantissimi ed avete fatto un passaparola incredibile!!!
E' stato bello scoprire idee originali in pentola,
letture di ogni genere e melodie sia nuove che conosciute!
In ogni post che avete scritto c'è un pezzetto unico di voi,
grazie per averlo condiviso con me e la blogosfera!
Non è stato facile aggiornare man a mano tutti i partecipanti,
perché qui, nel frattempo, è successo il delirio... poi vi racconterò...
credo di non aver dimenticato nessuno ma, se nel caso lo avessi fatto, vi prego di scrivermi!!! Così aggiorno!!!
Ancora una volta... GRAZIE a TUTTI!!!!!


Vi ricordate il calendario che ho pubblicato all'inizio dell'anno qui?

Beh, proprio mentre compilavo la mia copia, mi sono accorta di aver fatto un'errore sul mese di settembre... ho messo due volte la data dell'8!!!
Errare è umano!!!! Perdonatemelo!!!!

Ecco la versione corretta, da sostituire alla precedente!