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lunedì 16 luglio 2018

(parentesi di me): gita al Forte di Bard - parte 2 -

Se vi siete persi la prima parte della gita, ecco qui il post.

Per stemperare l'attesa e ripararci dall'acqua ci mettiamo nella saletta dove parte il primo ascensore, vederlo salire e scendere per il Tatino è tutta una scoperta... Intanto metto di vedetta Marito con il Piccolo in braccio, istruendolo: "non ti puoi sbagliare, arrivano con un bambino ricciolino biondo e un passeggino con due gemelli". 
E mio Marito la riconosce!

Ci abbracciamo un po' impacciate, un po' emozionate, un po' intente a scrutarci per ricordare dettagli visti in foto... io che mi immaginavo avesse i capelli corti e fosse più alta di due spanne più di me... intanto faccio la mia figuraccia di non presentarmi al marito... ma mi innamoro di quei quattro occhioni che mi guardano dal passeggino... 

Decidiamo di salire il primo step a piedi, prendendo il secondo ascensore che, giustamente, è guasto.
Durante la salita non mancano le chiacchiere e l'accoglienza di chi, quel luogo, lo conosce bene, con racconti e particolari che, solo chi è appassionato e del posto, ti sa dare...


foto da web... alla fine siamo saliti su un ascensore, ma non ho fatto una foto!

Prendiamo i biglietti per visitare il "Museo delle Alpi". Il tempo passa velocemente, i bambini si divertono e fuori non solo diluvia ma inizia a grandinare...
Il Museo è fattibile con i bambini, non si può pretendere di fermarsi a leggere spiegazioni per filo e per segno, ma è piacevole dopo anni andarne a visitare uno, sopratutto con chi l'ha già visto e per chi nutre una passione per la montagna e la zona, anche se me lo aspettavo più interattivo a livello multimediale (forse lo era la parte delle Alpi dei Ragazzi...) ma comunque un bel percorso.
La prossima volta mi incuriosisce visitare anche le parte delle prigioni con personaggi-manichini (un po' inquietanti... ma ben fatti) che testimoniamo l'evoluzione e le tappe più importanti del Forte nella storia.

foto da web

Arriva il momento di tornare al parcheggio ma... vuoi mica pretendere che tutti gli ascensori di prima funzionino? Ci infiliamo in uno, ma il sensore della porta, forse per la pioggia o per altri motivi (sfiga), sembra incantato e non parte, così...
Decidiamo di bardarci il meglio possibile e di scendere a piedi in un torrente di pioggia&vento: un papà con in braccio un bambino urlante, un altro che spinge un passeggino gemellare, due mamme e due bambini saltellanti al seguito...

Per Tatino è stata un'esperienza eccitante, sopratutto la parte di discesa sotto la pioggia incessante, tanto che al ritorno chiederà: "Mamma, quando torniamo ancora? Ma la pioggia eh, non con il sole... così è più divertente! E' stata la parte della giornata che ho preferito!".
Per il Piccolo un po' meno... alla fine della discesa, in attesa dell'auto che Papà ha recuperato nel parcheggio, si è addormentato stremato in braccio, sotto il riparo della fermata del bus
...e la sera aveva già la febbre... :( ...volevi mica tornare indenne?


Ma proseguiamo nel racconto...
Abbiamo seguito Giulia che ci fatto strada per raggiungere la sua abitazione.
Arrivati, ognuno si è ricomposto: cambiato, asciugato e rivestito.
Ci hanno accolto con semplicità, nello loro grande cucina con un sacco di cose buone sulla tavola e con tante chiacchiere come una grande famiglia! I bambini grandi si sono subito "connessi" ed hanno giocato insieme, i gemellini e il mio piccolo hanno sgranocchiato la loro merenda con gusto, sbriciolando il pavimento della cucina (soprattutto il mio pasticcino!).
Anche se si sono trasferiti da poco tempo, la casa parla già di loro, li rispecchia molto... non è grandissima ma sfrutta bene gli spazi, ha dei particolari rustici che io adoro tra legno e mattoni a vista. E poi ha un bandierone del Torino Calcio che ha fatto felice subito anche mio marito. :D

Non è stato facile spiegare ai nostri bimbi come si siano conosciute le loro mamme, perché il concetto di conoscersi senza essersi mai visti non è di semplice comprensione, anche per loro che sono già una generazione più "computerizzata" della nostra. Il fatto che una persona scrive e una la legge e viceversa è un modo di presentarsi un po' diverso dal tradizionale "Piacere, Elisabetta".
Ma una cosa è certa, ci sono persone che pur non essendosi mai viste né magari mai sentite al telefono - anche solo la voce, sembra assurdo, ma crea una emozione completamente diversa -, riescono ad instaurare quel non so che di intesa, quell'apprezzare molte sfumature che forse, vivendoci a stretto contatto, non noteresti nemmeno.
Perché scrivere un blog è anche aprirsi a raccontare cose che magari non dico a chiunque... non sono le chiacchiere sul meteo o chiedere "come va?" o, come si usa dire adesso, "com'è?", che io personalmente detesto, non solo grammaticalmente parlando.
Ci si conosce pezzettino per pezzettino, storia per storia, avventura per avventura, si parla con tutti e con nessuno.
Si condivide uno spazio virtuale, il che potrebbe sembrare più facile, ma non è così... è solo diverso.
Non è scontato che nascano sempre questo tipo di intese ma, una volta trovate, come mi ha confermato la teoria di Giulia, non possono che fiorire anche nella vita reale, stringendosi in un abbraccio vero.

L'unico rammarico di questa giornata è quello di non aver scattato nemmeno una foto del nostro incontro, anche se, seduta dalla macchina, vedervi con i piccoli in braccio e il ricciolino sulla scala, ve l'avrei fatta volentieri!
Ma questo è segno che, prima di essere blogger, siamo persone e come tali abbiamo goduto del momento insieme e sempre ne conserveremo il ricordo... altro che selfie!


...e, comunque, per la cronaca: neanche la pipì di gatto fatta durante la notte sul vetro dell''auto di mio marito ci ha fermati... ;D se avessimo seguito l'istinto di scendere e piantare lì tutto, ci saremmo persi una grande giornata!
Ecco spiegato il perché siamo partiti da qui verso le 10,00...

p.s. Grazie ancora Giulia MammaAvvocato per la tua disponibilità ed ospitalità!
Speriamo di ricambiare presto!!!!





4 commenti:

  1. ah ah ah!!! Troppo divertente la tua cronaca!!!! Sono contenta che il Forte, il Museo e la gita vi siano piaciuti!!! Quanto al nostro incontro, è stato speciale e non c'è fotografia che possa raccontarlo! Però....mi facevi più alta e invece sono bassina?!? Grazie, eh! Ah ah ah, scherzo ovviamente! Io vi ho trovati come vi immaginavo e sono stata così felici di avervi in casa nostra (che per me è grande poichè arriviamo da mesi in cinque in 60 mq ma che comunque abbiamo già riempieto troppo!)!!! Dobbiamo assolutamente replicare! Anche perchè, quando siete andati via, io mi sono rammaricata di essere stata una pessima padrona di casa perchè, come sempre in questi casi, mi sono persa nel piacere delle chiacchere e, prima ancora, nel sistemare i piccoli fradici, anzichè nei doverosi riti di accoglienza...per fortuna c'è l'Alpmarito che se la cava!
    Grazie Elisabetta, con questo post mi hai emozionata di nuovo.

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    1. Grazie ancora a te Giulia! Sarà la proporzione con gli alberi e le foto immerse nella natura che mi hanno fuorviato sulla tua statura :D!!!! Ma sono contenta di essere alta quanto te... un giorno ti racconterò le avventure - e le fisime mentali -legate alla mia crescita! E poi adoro perdermi nelle chiacchiere, almeno quando ci si vede sono meno "interattive" dei messaggi e fanno subito sentire a casa più di qualsiasi altra cosa offerta sulla tavola (che comunque era ottima!). Dobbiamo assolutamente replicare, si, si, si!!!!
      Un abbraccio grandissimo, grazie anche la web che ci ha fatto incontrare :*!!!!
      Eli

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  2. Bella anche questa seconda parte. Poi la storia degli ascensori che non funzionano, specie quando si hanno bimbi piccoli al seguito! Ma più bello il vero incontro tra di voi famiglie di blogger. Ciao

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    1. Grazie Marta! Hai proprio ragione: l'incontro tra famiglie è stato decisamente il momento più bello! Un abbraccio Eli

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