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lunedì 30 novembre 2015
Auguri piccolo mio!
Sono passati quattro anni di te, così velocemente che non mi sembra vero.
In questo ultimo anno sei cresciuto tantissimo, non tanto di statura quanto in testa e cuore. Fai i tuoi discorsetti, racconti cosa succede attorno a te, assorbi nozioni, parole, modi di fare, atteggiamenti ed espressioni che, pian piano, diventano tuoi.
Mi aiuti ad apparecchiare la tovaglia, picchiettandomi con la tua manina per avere un altro oggetto da riporre sul tavolo. Partecipi alla vita quotidiana captando tutto.
Protesti se non hai voglia di fare una cosa ma, subito dopo, molli il colpo con un "E va bene...".
Sei sempre pieno di energia, fin dalle prime ore del mattino, ma crolli nel piatto la sera a cena.
Sai come prendere il lato giusto di tutti i parenti che ti circondano...
sei furbo, quasi-quasi li conosci meglio tu!
Inizi a scrivere le prime lettere del tuo nome, facendo la E come se fosse un pettine con tanti denti... conti qualsiasi cosa tu abbia a tiro: i biscotti al mattino, le auto posteggiate nel parcheggio vicino casa, i gradini delle scale, i pennarelli. Non ti stanchi mai di contare con le tue ditina che crescono, che indicano 4, gli anni che compi.
Sei il mio orgoglio quando coniughi i verbi in modo corretto: futuro, condizionale e congiuntivo.
Per te il passato è tutto ieri e il futuro è domani domani domani.
Vivi ogni istante assaporandolo fino in fondo, con il sorriso che ti caratterizza.
Ti piace stare in mezzo ad altri bambini, li cerchi, li coinvolgi nei tuoi giochi.
Quando sei a casa malato diventi il coccolo della mamma, non riesci a starmi lontano neppure pochi metri, mi vuoi accanto a te.
Anche la notte, o meglio, già verso la mattina, ti accucci dietro la mia schiena, allungando la manina per controllare che io ci sia.
Io e te siamo una squadra, complici, compagni di giochi e di pasticci, di giretti in bici e passeggiate, di sguardi che dicono tutto, di parole, libri, canzoni e balli condivisi.
Ma anche di sgridate, di capriccetti, piagnucolii vari... anche se, alla fine, anche io so come prenderti, accontentarti qualche volta ma facendoti capire anche che non si può avere tutto, che ci sono altre cose, altrettanto belle, ma più semplici, che ti possono fare contento: come un abbraccio, asciugare l'insalata facendo girare la manopola che ti piace tanto (perchè tu hai i "muccoli"), accendere e ascoltare la radio, stampare un disegno, aiutarmi a cucinare, saltare sul lettone, curiosare tra filo e bottoni della mamma, indossare gli stivaletti per andare nell'orto o nelle pozzanghere per strada, guidare per finta la mia auto (in garage), suonare il campanello di casa, sentire il pendolo della nonna o il campanile in piazza.
Finchè tu vorrai, finchè ne avrai bisogno, io ci sono e ci sarò sempre per te.
Buon compleanno Tatino mio, ti voglio bene!
La tua mamma.
venerdì 27 novembre 2015
idea riciclosa natale: la borsetta regalo riciclosa
Non sono una cima a confezionare pacchetti, non mi escono simmetrici e perfetti negli angoli come vorrei (o come riesce a fare egregiamente mia sorella...) quindi, per non esaurirmi, ricorro spesso a sacchetti e borsette, più facili e veloci!
Vediamo come recuperare una borsetta di carta color avana e trasformarla a tema natalizio...
L'idea non è tutta farina del mio sacco, un doveroso grazie va al mio caro Pinterest.
Se non si hanno gli originali washi tape a tema natalizio, si può ricorrere a nastri adesivi (non in carta di riso ma plastificati) in vendita in molti negozi (questi nella foto sono della Lidl) decisamente più economici ma che fanno effetto ugualmente!
Non chiedetemi misure, io sono andata, come sempre, ad occhio!!! ...Infatti è un alberello un po' sbilenco... con la prossima shopper prenderò un po' più la mano...
Ovvio è che si possono aggiungere anche altri elementi suggeriti dalla fantasia: pon-pon, pailletes, scritte personalizzate ecc.
Vediamo come recuperare una borsetta di carta color avana e trasformarla a tema natalizio...
L'idea non è tutta farina del mio sacco, un doveroso grazie va al mio caro Pinterest.
Se non si hanno gli originali washi tape a tema natalizio, si può ricorrere a nastri adesivi (non in carta di riso ma plastificati) in vendita in molti negozi (questi nella foto sono della Lidl) decisamente più economici ma che fanno effetto ugualmente!
Non chiedetemi misure, io sono andata, come sempre, ad occhio!!! ...Infatti è un alberello un po' sbilenco... con la prossima shopper prenderò un po' più la mano...
Ovvio è che si possono aggiungere anche altri elementi suggeriti dalla fantasia: pon-pon, pailletes, scritte personalizzate ecc.
Altre idee per realizzare pacchetti originali?
Consulta la mia cartella "pacchetti" su Pinterest
mercoledì 25 novembre 2015
winter wedding: matrimonio frozen
Ancora un'altra ispirazione invernale, questa volta ho preso spunto dal famoso film animato "Frozen".
Una sposa tra bianco, azzurro e brillantini di neve in uno splendido scenario di ghiaccio.
Una sposa tra bianco, azzurro e brillantini di neve in uno splendido scenario di ghiaccio.
wedding idee
(partendo dall'alto)
1. sembra una sposa uscita dalla neve:
colore delicato e cura del dettaglio sono le parole d'ordine
per questo splendido abito
2. scarpe con punta colorata e brillantini
3. candy bar con zuccheri bianchi e colorati
e... un anello da favola!
4. bouquet nelle tinte dell'azzurro/verde/lilla
5. allestimento a tema per la tavola:
cilindri di cristallo decorati da candele
e centrini di carta che simulano i disegni dei fiocchi di neve,
piume bianche e una wedding cake completamente bianca.
Il tutto immerso in uno scenario "glaciale" con luci e faretti di colore azzurro.
La grafica delle partecipazioni
richiama le tinte utilizzate per decorare tutto dell'evento:
piccole stelle brillanti cadono dal cielo come la neve
grafica by www.elisabettagrafica.com
Ti interessano altre wedding-idee ambientate nella stagione invernale?
Guarda il post "Come in una fiaba",
oppure consulta la raccolta "wedding" su
Anche tu operi nel settore Wedding?
Sei interessato a pubblicare un tuo "wedding prodotto" sul mio blog?
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Contattami! E' gratuito!
Aderisci anche tu a Wedding Project!!!!
Aderisci anche tu a Wedding Project!!!!
martedì 24 novembre 2015
Mamma che blog creativo
Per ovvi motivi mi viene difficile partecipare a questa iniziativa, il pancino/one diventa pesante da trasportare, anche solo nella vicina Milano...
Nonostante ciò, quest'anno, sono
Mamma Media Partner
dell'evento più ambito nel circolo delle blogger creative, sto parlando del...
MammacheBlog Creativo
edizione 2015
Dove si svolge?
A Milano presso la Fonderia Napoleonica Eugenia.
Quando?
Durante l'arco della giornata di sabato 28 novembre 2015.
Di cosa si tratta?
E' un evento organizzato da Fattore Mamma, un punto di incontro non più solo virtuale tra mamme blogger.
Durante la giornata si svolgeranno conversazioni tematiche (MOMTalk) su argomenti utili e di ispirazione per le mamme creative, in contemporanea a laboratori (MOMLab) dedicati alle più diffuse e innovative attività di craft.
Inoltre, sarà possibile presentare le proprie creazioni che verranno valutate nel corso dell’evento per l’assegnazione del Premio Creatività.
La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazioni online sul sito.
Per maggiori info e dettagli consulta il programma e le proposte di laboratori.
Oltre tutto questo è un pretesto per incontrarsi dal vivo, conoscere e condividere nuovi argomenti interessanti, incontrare e stringere mani di "personaggi del web", amiche di mail, donne e mamme creative.
O voi mamme senza pancione... partecipate numerose!!!
...e fatemi un resoconto della vostra bella giornata!
Chi di voi parteciperà?
foto www.mammacheblog.com |
lunedì 23 novembre 2015
(parentesi di me): missione in india 12
Rientrati da Calcutta, nella cittadina di Ranchi tutto ci sembra più pulito, più arioso, più vivibile.
Una delle ultime mattine del nostro soggiorno in convento assistiamo ad un piccolo spettacolino che i bambini della scuola hanno preparato in nostro onore. Si tratta di un repertorio di filastrocche e canzoncine che eseguono sotto il porticato e nel cortile antistante le classi.
Tutti i bambini sono vestiti con la loro divisa, pantaloncini per i maschietti e gonnelline per le femminuccie. Si mettono tutti in fila in base all'età, alla statura e alla varie classi elementari. Rimaniamo stupiti per l'ordine e la disciplina che mantengono... da noi ci sarebbe stato un brusio e un caos!
Sembra di rivedere le vecchie immagini "Luce" delle scuole ai tempi del Duce.
Ma non che le Maestre bacchettino i bimbi per ottenere questo risultato, sono loro stessi che hanno un senso di responsabilità maggiore.
Fin da piccoli, per raggiungere la scuola, si sbarcano da soli kilometri e kilometri a piedi, senza mamma e papà che li accompagnano. Li vedi camminare dalla mattina presto, in piccoli gruppetti, tutti belli con la loro divisina colorata a seconda della scuola che frequentano.
Tra i bimbi ne scorgiamo anche uno con delle difficoltà motorie: qui non esiste l'insegnante di sostegno, sono gli stessi compagni di classe che, a turno, lo affiancano ed aiutano.
Alla fine della loro rappresentazione si mettono tutti in fila, classe per classe, e noi distribuiamo delle caramelle a ciascuno di loro. La prendono in mano come un vero e proprio tesoro, con un sorriso a 360 gradi.
Ma, nel momento di "disfare la righe", ritornano bambini spensierati e vivaci, incuriositi dalle nostre macchine fotografiche, si mettono in posa e poi vogliono vedere come è uscita la foto in anteprima.
Quando vedi tutti questi bimbi non puoi fare a meno di pensare che loro saranno il futuro, e che tu hai la possibilità di farne un pezzetto di quel futuro mettendo al mondo dei figli (infatti così è stato! Dopo un anno è nato il Tatino!).
Sono di una tenerezza che ti apre il cuore, con i loro occhioni, le bimbe con le treccine e i maschi con le ginocchia impolverate... Ci sono volti che rimarranno sempre impressi nella memoria!
Una delle ultime mattine del nostro soggiorno in convento assistiamo ad un piccolo spettacolino che i bambini della scuola hanno preparato in nostro onore. Si tratta di un repertorio di filastrocche e canzoncine che eseguono sotto il porticato e nel cortile antistante le classi.
Tutti i bambini sono vestiti con la loro divisa, pantaloncini per i maschietti e gonnelline per le femminuccie. Si mettono tutti in fila in base all'età, alla statura e alla varie classi elementari. Rimaniamo stupiti per l'ordine e la disciplina che mantengono... da noi ci sarebbe stato un brusio e un caos!
Sembra di rivedere le vecchie immagini "Luce" delle scuole ai tempi del Duce.
Ma non che le Maestre bacchettino i bimbi per ottenere questo risultato, sono loro stessi che hanno un senso di responsabilità maggiore.
Fin da piccoli, per raggiungere la scuola, si sbarcano da soli kilometri e kilometri a piedi, senza mamma e papà che li accompagnano. Li vedi camminare dalla mattina presto, in piccoli gruppetti, tutti belli con la loro divisina colorata a seconda della scuola che frequentano.
Tra i bimbi ne scorgiamo anche uno con delle difficoltà motorie: qui non esiste l'insegnante di sostegno, sono gli stessi compagni di classe che, a turno, lo affiancano ed aiutano.
Alla fine della loro rappresentazione si mettono tutti in fila, classe per classe, e noi distribuiamo delle caramelle a ciascuno di loro. La prendono in mano come un vero e proprio tesoro, con un sorriso a 360 gradi.
Ma, nel momento di "disfare la righe", ritornano bambini spensierati e vivaci, incuriositi dalle nostre macchine fotografiche, si mettono in posa e poi vogliono vedere come è uscita la foto in anteprima.
Quando vedi tutti questi bimbi non puoi fare a meno di pensare che loro saranno il futuro, e che tu hai la possibilità di farne un pezzetto di quel futuro mettendo al mondo dei figli (infatti così è stato! Dopo un anno è nato il Tatino!).
Sono di una tenerezza che ti apre il cuore, con i loro occhioni, le bimbe con le treccine e i maschi con le ginocchia impolverate... Ci sono volti che rimarranno sempre impressi nella memoria!
venerdì 20 novembre 2015
idea riciclosa natale: la letterina
E' il secondo anno che, io insieme al mio bimbo, scriviamo la letterina di Natale.
Nonostante potrei proporgli 1000 grafiche a tema, preferisco farla a mano, alla vecchia maniera... quindi non ci sono tutorial speciali, seguiamo il cuore.
Insieme decidiamo non solo cosa scrivere, ma anche i colori da usare, i disegni da mettere per abbellire il foglio ecc.
La "intestiamo" a Gesù Bambino perchè la festa cristiana in cui crediamo festeggia il compleanno e la nascita del bambinello. E Babbo Natale?
Non si può proprio escludere la magia di renne, slitta e Polo Nord... per cui, a casa nostra, Babbo Natale aiuta Gesù Bambino nella distribuzione dei doni perchè, ovviamente, lui è adulto mentre Gesù è un neonato.
Insomma, Caro Babbo, per noi sei come corriere espresso d'altri tempi!
Nella parte centrale facciamo un elenco di cose materiali (prevalentemente giochi... compilabili fino all'ultimo momento) mentre, nella parte finale, chiediamo qualche desiderio personale non materiale, per far capire al mio bimbo che sono importanti anche quelli, che non solo gli oggetti danno la felicità.
Il foglio rimane sul tavolo fino alla sera di Natale, quando aggiungiamo un piattino con qualche biscotto e una spremuta all'arancia, per rifocillare renne e Babbo.
Quest'ultima idea ce l'ha data Peppa Pig, ebbene sì, anche lei contribuisce all'allestimento natalizio!
Ma per chi volesse una letterina prestampata da compilare... ecco alcune idee che ho trovato su www.freepik.com e che ho ri-elaborato per crere sia versioni con Babbo Natale sia con la Sacra Famiglia.
Le potete scaricare, stampare e scrivere!!!
versione 1: Renna
Versione 2: Barba di Babbo Natale
versione 3: Babbo Natale fa cucù
Versione 4: Il Presepe
Versione 5: Arriva la stella cometa
Nonostante potrei proporgli 1000 grafiche a tema, preferisco farla a mano, alla vecchia maniera... quindi non ci sono tutorial speciali, seguiamo il cuore.
Insieme decidiamo non solo cosa scrivere, ma anche i colori da usare, i disegni da mettere per abbellire il foglio ecc.
La "intestiamo" a Gesù Bambino perchè la festa cristiana in cui crediamo festeggia il compleanno e la nascita del bambinello. E Babbo Natale?
Non si può proprio escludere la magia di renne, slitta e Polo Nord... per cui, a casa nostra, Babbo Natale aiuta Gesù Bambino nella distribuzione dei doni perchè, ovviamente, lui è adulto mentre Gesù è un neonato.
Insomma, Caro Babbo, per noi sei come corriere espresso d'altri tempi!
Nella parte centrale facciamo un elenco di cose materiali (prevalentemente giochi... compilabili fino all'ultimo momento) mentre, nella parte finale, chiediamo qualche desiderio personale non materiale, per far capire al mio bimbo che sono importanti anche quelli, che non solo gli oggetti danno la felicità.
Il foglio rimane sul tavolo fino alla sera di Natale, quando aggiungiamo un piattino con qualche biscotto e una spremuta all'arancia, per rifocillare renne e Babbo.
Quest'ultima idea ce l'ha data Peppa Pig, ebbene sì, anche lei contribuisce all'allestimento natalizio!
Ma per chi volesse una letterina prestampata da compilare... ecco alcune idee che ho trovato su www.freepik.com e che ho ri-elaborato per crere sia versioni con Babbo Natale sia con la Sacra Famiglia.
Le potete scaricare, stampare e scrivere!!!
versione 1: Renna
Versione 2: Barba di Babbo Natale
versione 3: Babbo Natale fa cucù
Versione 4: Il Presepe
Versione 5: Arriva la stella cometa
Vi piacciono? Quale preferite?
Con questo post partecipo alla
Raccolta di Natale in festa 2015 di Kreattiva
e alla raccolta "Natale da Vivere"
di Africreativa e Decoriciclo
Con questo post partecipo alla
Raccolta di Natale in festa 2015 di Kreattiva
e alla raccolta "Natale da Vivere"
di Africreativa e Decoriciclo
mercoledì 18 novembre 2015
winter wedding: matrimonio bianco, bordeaux e verdone
Ancora inverno, quasi Natale. Un tocco di bordeaux e verdone, insieme al bianco classico, possono diventare i colori guida per un matrimonio di dicembre.
Ecco di seguito alcune ispirazioni.
La partecipazione, con i colori tema dell'evento,
Ecco di seguito alcune ispirazioni.
wedding idee
(partendo dall'alto)
1. il tradizionale abito di nozze: bianco,
con morbido tulle e un romantico fiocco
ma, questa volta, un bolerino rosso scozzese
protegge la sposa dal freddo invernale
2. bouquet con rose, rami di pino e bacche rosse
3. per lo sposo: boutonniere a tema
4. segnaposti con rami di pino e tag rustiche
5. tavola decorata con ceppi di pino, candele bianche
avvolte da ciclindri in plexiglass,
rami di pino e bacche rosse
6. wedding cake a due piani
appoggiata su un'alzatina di legno artigianale
decorata con roselline, pigne, pino, bacche
e nastro di raffia.
La partecipazione, con i colori tema dell'evento,
ha come elemento decorativo dei rami di pino e bacche rosse
che abbracciano il nome degli sposi
grafica www.elisabettagrafica.com
Altre proposte?
Consulta la mia cartella su Pinterest!!!
lunedì 16 novembre 2015
giochi da maschi
foto dal web |
Ma vi siete accorti della differenza tra i giochi "da maschi" e quelli "da femmina"?
Per le bambine ci sono principesse, castelli, case e casette varie, bambole da accudire e da curare, cuccioli e animali di vario genere... tutte cose tranquille e pacifiche.
Per i maschietti c'è una collezione di giochi che inneggiano alla violenza: animali mostruosi che si attaccano a vicenda, aerei che sparano (quando potrebbero volare sereni nel cielo), laser che proiettano luci a cui sparare (ma solo immagini da guardare no???), mezzi carrozzati per scontrarsi e sparare (ancora) e tanto altro....
Si salvano solo le contruzioni, le macchinine/trenini e i giochi in scatola. Ma possibile che non riescano ad inventare qualcosa che non ricordi per forza una guerra???
Mi dite due buoni motivi per cui un gioco come quello possa essere educativo?
Io, per scelta personale, ho deciso da subito di non avere in casa nessun riferimento che possa sembrare violento:
- NO a pistole, bombe, cannoni, mitragliatrici, soldatini, carri armati e altriglieria varia.
- NO a spade, pugnali, coltelli finti.
- NO a cartoni violenti con arti marziali, botte da orbi, guerre da vincere contro nemici.
- NO a film con scene violente, di sangue e sparatorie (neanche il TG).
Non voglio nascondere al mio bimbo queste cose, ma voglio fargli capire che esistono e sono sbagliate. Non ci si approccia ad un altro con la violenza: si parla, si comunica, si arriva ad un compromesso, si risolve la situazione. Non vince solo chi è più forte, si vince anche perchè si è abile, astuto, stratega, capace, preparato, fortunato... anche senza fare necessariamente una lotta fisica.
La guerra non è un gioco e nessun adulto dovrebbe dare questo messaggio ad un bambino. Esistono modi migliori per stimolare la fantasia, la creatività, l'educazione, la cultura di un bimbo.
Cosa ne pensate, mamme di maschietti e di femminucce?
venerdì 13 novembre 2015
idea riciclosa baby: la fattoria
Con un po' di fantasia dovevamo trovare un modo per ritirare tutti i
trattori con il quale il Tatino ama giocare imitando il papà agricoltore. Per cui è nato il nostro "capannone", una fattoria rivisitata in stile nordico riciclando uno scatolone.
Non ci sono segnalate dimensioni o misure precise perchè io amo fare questi lavoretti a occhio, in base ai materiali che ho a disposizione.
Ovviamente lato destro e sinistro devono essere sagomati uguali, altrimenti il tetto non combacia correttamente.
Non ci sono segnalate dimensioni o misure precise perchè io amo fare questi lavoretti a occhio, in base ai materiali che ho a disposizione.
Ovviamente lato destro e sinistro devono essere sagomati uguali, altrimenti il tetto non combacia correttamente.
Per i disegni delle finestre e della porta mi sono ispirata alle fattorie nordiche e a molte immagini tratte da Pinterest.
Quando si assembla il tetto io ho lasciato aperto un lato (nel lato corto, prima immagine) in modo da intervenire dall'interno in modo più comodo.
Ognuno, poi, può personalizzare la fattoria con tutti gli elementi che desidera: alberi, attrezzi agricoli, targhette con scritto "banvenuti in fattoria" ecc..
La fattoria/capannone è stata realizzata in occasione del Natale scorso, ecco perchè avevo la necessità di impacchettarla... per poterla mettere sotto l'albero!!!
mercoledì 11 novembre 2015
winter wedding: matrimonio innevato
La neve è uno spettacolo che la natura ci offre nella stagione invernale. Perchè non abbinare il suo candore scintillante ad un evento come il matrimonio? Ecco alcune ispirazioni a tema "innevato".
La partecipazione "all-in-one",
wedding idee
(partendo dall'alto)
1. abito di nozze per la Sposa color carta da zucchero,
taglio semplice, lineare, raffinato
2. la neve posata sui rami degli alberi
fa da cornice naturale all'evento
3. bouquet nei toni del bianco, marrone e carta da zucchero
mescola elementi freschi ed altri secchi,
legati insieme da un nastro di raso in tinta
4. lanterne vintage decorano gli spazi interni ed l'esterni
5. tavolo di legno grezzo
apparecchiato con tovagliato di lino, argenteria
e porcellana bianca
6. wedding cake a tre piani, squadrata
con decorazioni di pigne "innevate"
La partecipazione "all-in-one",
realizzata nei toni del bianco, marrone e carta da zucchero,
evidenzia i rami innevati degli alberi.
Il tutto racchiuso in una busta semi-trasparente, dall'effetto "glaciale".
grafica www.elisabettagrafica.com
Altre proposte?
Consulta la mia cartella su Pinterest!!!
lunedì 9 novembre 2015
(parentesi di me) mamma 3: maschio o femmina
Avrei voluto scrivere questo post con tranquillità ma, una serie di sfighe, mi ha fatto arrivare pure in ritardo.
Giovedì scorso avrei dovuto fare la marfologica per controllare che tutto andava bene ma lo strumento dell'ecografo in ospedale ha avuto dei problemi, per cui mi hanno spostato l'appuntamento a venerdì.
E vabbè, andiamo venerdì.
Venerdì mattina il Tatino vomita a colazione. L'influenza gastro-intestinale è tra noi... mi sembrava strano che il mio piccolo non avesse portato a casa ancora un bel virus dalla materna.
Cambio dei piani: Papy torna a casa da lavoro per fare da vedetta al Tatino, io e mia mamma andiamo alla visita.
Dopo un po' di attesa, finalmente entro in saletta 3.
La morfologica più lunga della storia. Ho dovuto fare da cavia ad una praticante che non trovava le "inquadrature" giuste, che mi ha rimestato e schiacciato la pancia, con il cucciolo che non stava fermo (probabilmente risentiva della mia agitazione).
Alla fine: tutto a posto, stiamo tutti bene ed è...
un altro maschietto!!!
Confesso che, anche a questo giro, mi ero giocata la carta della femmina ma, anche stavolta mi è andata male... 2 maschi in casa+ il Papà... ormai sono in minoranza!Mia mamma, pronta a cucire pizzo e vestine di ogni foggia, è rimasta a bocca asciutta con una smorfia di delusione: continuerà a produrre solo pantaloni. :(
Tatino appena ha saputo del fratellino in arrivo è rimasto contento e mi ha detto: visto mamma, io avevo indovinato! Ma la sorellina? Pensava ne arrivassero 2... no, no, è uno solo ed è maschio, ho detto io. E lui risponde: "Ah, non c'è una sorellina come te?" Amore... vorrebbe il mio clone in miniatura...
Per rendere il tutto più accattivante, ci hanno finalmente consegnato la nuova cameretta per il Tatino (e futuro fratellino) dopo due mesi di attesa.
A parte l'immenso lavoro, lungo e faticoso del pulire e risistemare il tutto, a Tatino piace la cameretta ma ha detto che ci manca una cosa dentro: il posto per la mamma.
Quindi, dopo 4 notti di avanti-indietro dal lettino, la sciatica infiammata, un sonno arretrato con conseguente nervosismo... domenica scorsa si è svegliato alle ore 5.00 con un'energia inarrestabile, sfinendoci l'unica giornata di riposo della settimana. Risultato? Ieri sera ci siamo addormentati tutti alle 19,30 ed abbiamo deciso di tornare alla vecchia maniera, almeno per adesso, almeno per riprendere lucidità: Tatino dorme con me nel lettone.
Lo so, ho sbagliato, non avrei mai dato questa abitudine e ne sono consapevole.
Da 3 mesi ad un anno dormiva da solo nella sua cameretta (senza radiolina) e tutti mi davano della pazza scatenata. Dopo l'anno ha cominciato ad ammalarsi, bronchiti a gò-gò, vomitava... come facevo a fare avanti-indietro dalla cameretta tutta notte? Ho iniziato a mettere il lettino a fianco al lettone. E da lì a poco il salto di qualità (non solo letterale) è stato un attimo... a metà notte si sveglia e scavalca le sbarre. Posso mica dormire con l'angoscia che, mezzo addormentato, mi cada giù???? (già fatto con il lettino nuovo, non vi preoccupate, è ancora vivo senza neanche un bernoccolo).
Morale: per adesso ce lo teniamo così e, quando i tempi saranno più maturi, riproveremo, perchè tutte queste cose insieme sono un carico troppo grande da portare per tutti, considerando che, alla fine, devo arrangiarmi sempre da sola e posso contare solo su me stessa.
Voi, mamme all'ascolto, come avete fatto? Anche Voi siete nelle mie stesse condizioni?
Cosa mi suggerite?
Una cosa è certa: il prossimo nascituro lo spedisco da subito. Se ci riesco.
venerdì 6 novembre 2015
idea riciclosa: la castagna-molletta
Oggi rispolvero una vecchia creazione fatta con le mie amate mollette e qualche castagna di stagione!
Dopo tutte
le castagnate della zona, ho deciso di prendere qualcuna cruda e
decorala, trasformandola in.... Riccio e Gufetto!!! Ecco come...
C'è chi usa pennarelli indelebili colorati, chi il feltro e la stoffa... io uso quello che abitualmente ho in casa!!! (alcuni dettagli del gufetto sono fatti un pennarello oro indelebile... in effetti non l'ho messo nella lista, è facoltativo....)
Il riccio (quello di sinistra) viene particolarmente bene con le castagne che hanno un taglio piatto su un lato. Per il gufetto (quello al centro) ho usato quelle un po' più "cicciotte". Una volta incollate sono utilissime per promoria e liste varie, ma possono essere usate anche come chiudi-pacco in vista del Natale!
mercoledì 4 novembre 2015
autumn wedding: matrimonio zucca
In attesa delle nuove palette invernali, voglio dare un tocco di colore dedicato all'autunno, ispirandomi ad uno splendido colore: l'arancione.
La zucca, tipica di questa stagione, può essere un elemento decorativo non solo per la ricorrenza di Halloweeen, ma anche per l'allestimento di un matrimonio.
Ecco alcune immagini.
La zucca, tipica di questa stagione, può essere un elemento decorativo non solo per la ricorrenza di Halloweeen, ma anche per l'allestimento di un matrimonio.
Ecco alcune immagini.
wedding idee
(partendo dall'alto)
1. abito da sposa corto,
ricoperto interamente di prezioso pizzo
2. zucche decorative nei toni dell'arancio, giallo e bianco
intagliate o dipinte con la scritta "I do"
3. zucche mignon come segnaposto
4. marmellata di zucca,
un dolce ricordo per gli invitati
5. zucche che si trasformano in vasi naturali con roselline in tinta,
candele e altre piccole zucche di forme e colori diversi
come centrotavola di nozze
6. e se come portafedi venisse usato il picciolo di una zucca?
www.unitedwithlove.com
7. wedding cake a tre piani
7. wedding cake a tre piani
con decorazioni di zucchero e sfumature dal bianco all'arancio carico
Partecipazione quadrata country ma anche romantica
con i colori dell'autunno e il tema dell'evento: la zucca.
grafica www.elisabettagrafica.com
Altre proposte?
Consulta la mia cartella su Pinterest!!!
lunedì 2 novembre 2015
(parentesi di me): missione in india 11
Come ho già raccontato in altri post, Calcutta è una città calda, afosa, affollatissima e, purtroppo, dagli odori davvero pungenti. Se prima sembrava di essere avvolti da mille profumi (gradevoli e non) ora si è letterarmente assaliti.
La povertà presente nelle strade si tocca con mano, la gente VIVE per strada e in essa riversa non solo tutta la confusione del vociare/strombazzare dei veicoli ma anche azioni quotidiane come lavarsi, tagliare i capelli, vendere, cuocere cibo e fare montagne di spazzatura maleodorante. Tutti l'uno accanto all'altro, senza una divisione perchè lo spazio sembra non bastare mai.
Molti hanno sentito parlare dell'India, e in paricolare di Calcutta, grazie al libro "La città della gioia" scritto da Dominique Lapierre, dal quale è stato tratto anche l'omonimo film.
Ma lo scrittore francese, amico di Madre Teresa, non si è limitato a scrivere un romanzo, ha contribuito e realizzato moltissimi interventi a favore dei più poveri. La "Città della Gioia" esiste veramente, è un luogo fisico, una sorta di quartiere fatto di baracche dove hanno asilo tutte le persone che necessitano aiuto (lebbrosi, poveri, orfani, malati). Noi siamo andati a cercarla.
Nonostante chi ci avesse accompagnato ci fosse già stato in precedenza (anni prima), le stradine interne di Calcutta sono un vero e proprio labirinto, non è facile districarsi e non è facile comunicare nè con l'autista (che parla un dialetto diverso dalla "Nostra Sister") nè con le persone del posto.
Anzi, quando si accenna alla "City of Joy", sembra proprio che non sappiano cosa e dove sia oppure ci liquidano con dei "no, no, no" e con dei gesti per allontanarci.
Sembra che la vogliano nascondere, che non vogliano far vedere a chi viene da "fuori".
Alla fine, continuando a girovagare per un'oretta e mezza circa, non riusciamo a trovare un'indicazione giusta e ci dirigiamo verso l'aeroporto per prendere il volo che ci riporterà a Ranchi.
Nel viaggio sul pullmino scorgiamo altri quartieri fatti di baracche, perchè l'India è al 99% così... Quegli occhioni di bambini con i capelli arruffati che ti guardano dentro, parlano più di qualsiasi altra cosa. E non serve sapere la lingua per immaginare la vita di uno di loro.
Ancora una volta mi sento impotente, incapace di poter dare un'aiuto concreto a queste persone. Non capisco come in un paese ci possa essere una spaccatura così grande con divari sociali che cambiano dal giorno alla notte, o sei ricco o sei poverissimo. Un paese di contraddizioni, forse proprio perchè è così grande.
Se poi penso che io ho casa, corrente, acqua, auto, non mi manca nulla... faccio un lavoro che ho scelto, non faticoso e praticamente inutile al prossimo, soprattutto in un contesto come l'India, allora mi accorgo che il mondo è diviso male... con dei filtri che non fanno arrivare informazioni in alcuni luoghi della terra.
Poi in aeroporto ancora quella frase: "Welcome to the City of Joy"... sembra prendersi gioco di noi... noi che quella città l'abbiamo cercata, non rendendoci conto che, forse, quella povertà, ce l'avevamo sotto il naso.
foto dal web |
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Molti hanno sentito parlare dell'India, e in paricolare di Calcutta, grazie al libro "La città della gioia" scritto da Dominique Lapierre, dal quale è stato tratto anche l'omonimo film.
Ma lo scrittore francese, amico di Madre Teresa, non si è limitato a scrivere un romanzo, ha contribuito e realizzato moltissimi interventi a favore dei più poveri. La "Città della Gioia" esiste veramente, è un luogo fisico, una sorta di quartiere fatto di baracche dove hanno asilo tutte le persone che necessitano aiuto (lebbrosi, poveri, orfani, malati). Noi siamo andati a cercarla.
Nonostante chi ci avesse accompagnato ci fosse già stato in precedenza (anni prima), le stradine interne di Calcutta sono un vero e proprio labirinto, non è facile districarsi e non è facile comunicare nè con l'autista (che parla un dialetto diverso dalla "Nostra Sister") nè con le persone del posto.
Anzi, quando si accenna alla "City of Joy", sembra proprio che non sappiano cosa e dove sia oppure ci liquidano con dei "no, no, no" e con dei gesti per allontanarci.
Sembra che la vogliano nascondere, che non vogliano far vedere a chi viene da "fuori".
Alla fine, continuando a girovagare per un'oretta e mezza circa, non riusciamo a trovare un'indicazione giusta e ci dirigiamo verso l'aeroporto per prendere il volo che ci riporterà a Ranchi.
Nel viaggio sul pullmino scorgiamo altri quartieri fatti di baracche, perchè l'India è al 99% così... Quegli occhioni di bambini con i capelli arruffati che ti guardano dentro, parlano più di qualsiasi altra cosa. E non serve sapere la lingua per immaginare la vita di uno di loro.
Ancora una volta mi sento impotente, incapace di poter dare un'aiuto concreto a queste persone. Non capisco come in un paese ci possa essere una spaccatura così grande con divari sociali che cambiano dal giorno alla notte, o sei ricco o sei poverissimo. Un paese di contraddizioni, forse proprio perchè è così grande.
Se poi penso che io ho casa, corrente, acqua, auto, non mi manca nulla... faccio un lavoro che ho scelto, non faticoso e praticamente inutile al prossimo, soprattutto in un contesto come l'India, allora mi accorgo che il mondo è diviso male... con dei filtri che non fanno arrivare informazioni in alcuni luoghi della terra.
Poi in aeroporto ancora quella frase: "Welcome to the City of Joy"... sembra prendersi gioco di noi... noi che quella città l'abbiamo cercata, non rendendoci conto che, forse, quella povertà, ce l'avevamo sotto il naso.
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