Ma nulla, dico nulla, sarebbe concepibile, ora, senza di te.
Tu, con i tuoi tre anni, quello sguardo furbo, quel tuo sorrisetto beffardo e ruffuano, quella tua vivavicità e il non stare mai fermo...
Con te la pazienza non basta e, spesso, anche io mi arrendo, crollo al tuo volere... perchè due teste dure che continuano a scontrarsi o si spaccano entrambe o vanno avanti in eterno.
Tu, con la tua mania di toglierti in ogni stagione le calze, camminare scalzo e tirare su i pantaloni fino al ginocchio... anche in inverno.
O quella di provare ogni calzatura alla portata di mano, dai miei stivali alle ciabatte del papà, alla scarpe di tuo fratello...
Tu, che hai imparato a battere le mani a tempo, che balli su ogni musica, che conosci le canzoncine e mimi le mosse.
Tu, goloso di cose dolci... non puoi resistere alla tentazione dell' "acciolo"(ghiacciolo, anche questo in tutte le stagioni), del tuo amato "VUOVO", ovviamente non quello della gallina, ma quello firmato Kinder, delle "alamelle" (di ogni fattura, colore, gusto, dure o gelè) e del "chupa-chupa" che granocchi come se non ci fosse un domani dal dentista.
Tu, che hai inventato il WAO... un mostro da cui scappare (correndo e gridando a squarcigola per la casa), una volta era l'attaccapanni... poi pare si sia trasferito nel wc, tanto che controlli in ogni bagno ammonendomi se la tavoletta è alzata con "Mamma chiudi water"... manco uscisse da lì una tromba d'acqua che ci risucchia.
Tu che vuoi vedere "MEMO" (Nemo), "Paccatutto" (Spaccatutto), "Attissimo Me" (Cattivissimo Me) e... Herry Potte (senza erre finale) perchè c'è il "Ciente" (Silente) che assomiglia a Babbo (Natale)...
Tu che ad una domanda rispondi "Cetto, Mamma" e poi fai quello che vuoi, quasi sempre. E quando ne fai una delle tue chiedi "Cussa Mamma".
Tu, che il più delle volte mi repingi con un rifrancante "NO, tu NO!" e richiedi espressamente il papà.
Tu, con i tuoi calci (quelli arrivano sempre con le scarpe, chissà perchè), le botte gratuite con tuo fratello, le dita chiuse nella porta, le tue testate, le tue cadute e voli pindarici... sempre e solo di testa...
Tu e il pericolo, questo illustre sconosciuto...
Tu, che non vuoi bene a nessuno (a detta tua), ma ci abbracci all'improvviso e mandi baci con il ciuccio in bocca, e non ti separi mai dal cuscino vuncio, che ti porti ovunque... e che mi tocca lavare di nascosto.
Tu, che imiti tuo fratello, con lo zaino in spalla per andare a "cuola"... che lo trascini nei tuoi giochi spericolati e lo chiami con la manina "eni Samu, eni!"
Tu che chiami "Pa-pà-A?" appena varca la soglia.
Tu che non hai paura di niente, ma dici di avere freddo o mal di pancia solo per poter ricevere una coccola in più, visto che sai che io, invece di darti una felpa, di offro il calore di un abbraccio...
Tu, con quelle tue guaciotte da schiacciare e le coscette da mordere, che soffri il solletico in ogni punto e che ridi anche mentre dormi...
Tu, che ti assopisci la notte sulla mia schiena, come uno zainetto... spero di poterti accompagnare verso un lungo viaggio e farti scoprire il mondo, buttandosi, sì, ma non fisicamente di testa come fai tu, ma nelle situazioni, nelle occasioni, salire su quei treni che passano una sola volta... senza avere paura di esprimersi, di dire la propria opinione, di sbagliare e di riprovare ancora.
Ti voglio bene ciccino mio,
La tua Mamma.
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