venerdì 15 marzo 2019

idea riciclosa papà: il quadretto TVB

E' un periodo che non riesco a scrivere come vorrei sul blog, non perchè non abbia ispirazione, ma... tra un bimbo malato a casa, il lavoro, la casa... non ho proprio il tempo fisico per poterlo fare...
Però non posso rinunciare a creare il mio "quadretto" in vista della festa del Papà... una piccola idea riciclosa pronta da scaricare gratuitamente e stampare!

Può essere incorniciata e regalata oppure semplicemente usata come biglietto per accompagnare un tradizionale regalo... spero vi piaccia!


Si tratta di un messaggio semplice che potrebbe sembrare banale...
ma, secondo me, non basta mai dirsi che ci si vuole bene!


Altre idee riciclose per la festa del Papà:



venerdì 8 marzo 2019

Bis-Donna

Oggi è l'8 marzo, giorno dedicato alla Donna.
Per celebrarlo, ho deciso di ricordare una figura molto importante nella mia famiglia, una Donna appunto, la mia Bis-Nonna.

Ho avuto l'onore e il piacere di conoscere la mia Nonna-Bis non perchè nella mia famiglia ci siano poche differenze di anni tra una generazione e l'altra, ma perchè Lei ha avuto una vita particolarmente longeva, lasciandoci quando io aveva circa 13 anni e lei quasi 103.
Clementina, come molti trecatesi, ha avuto questo nome in onore di S. Clemente, patrono della sua città natale. Nata il 3 settembre 1891, ultima di sei fratelli, ha iniziato a lavorare a 12 anni in una famosa azienda manifatturiera della zona, la "Rossari e Varzi". Rimasta vedova molto presto nel dopoguerra, come molte donne della sua epoca, ha dovuto crescere una figlia da sola. Non ha mai voluto risposarsi, anche se i pretendenti non mancavano, in quanto pensava che, se un domani avesse avuto altri figli con il nuovo marito, la sua primogenita sarebbe stata accantonata e non avrebbe ricevuto lo stesso affetto.
Appassionata di operette, ha anche recitato in una piccola compagnia... e a 100 anni ricordava ancora le sue battute, le poesie e un sacco di brani a memoria. Ha sempre letto tantissimo, lavorato all'uncinetto e sgranato rosari con una fortissima fede in Dio, pregando in latino, che per me era ostrogoto.
Fino a quasi 90 anni ha abitato da sola in una casa di corte con il bagno all'esterno, poco riscaldamento (forse aveva un camino...) e pochissimi mobili e oggetti all'interno dell'unica grande stanza che mi ricordo. Diventando sempre più anziana, di malavoglia, è venuta ad abitare insieme alla figlia, a fianco alla mia casa d'infanzia.
La ricordo sempre vestita di nero, o quasi, con il suo inseparabile "scusà" (grembiule) con una o due tasche nelle quali c'era dentro di tutto, come la borsa di Mary Poppins: non mancava mai un paio di "furzoti" (forbici), un fazzoletto, caramelle, un "strop" (una cordicella/nastro), uno "scartuscic" (un pezzo di carta) che avvolgeva qualcosa... a volte aveva anche ago&filo perchè, se doveva fare qualche cosa, doveva aver tutto alla portata di mano (o di tasca).
Ha sempre camminato chilometri e chilometri perchè, all'epoca, non aveva nemmeno la bicicletta. Anche quando sua figlia, da bambina, fu ricoverata qualche giorno in ospedale per togliere le tonsille Lei si è recata a trovarla una volta, terminato il lavoro la sera, percorrendo a piedi Trecate/Novara (circa 10 Km andata + 10 di ritorno), per riuscire a vederla pochi minuti nell'orario di visita concesso ai parenti e poi ritornare a casa, sempre a piedi.
Mondina nei campi di riso per arrontondare, ha sempre avuto la passione di pescare le rane e poi friggerle in pastella. Ricordo ancora quando una volta è scappata da casa, approfittando del cancello aperto, per andare in campagna a farsi un bottino di rane saltellanti in un secchio...
E' sempre stata bene di salute, a parte una paresi, dalla quale si è ripresa, non ha mai avuto malattie gravi... forse grazie anche a tutti gli intrugli con le erbe e i decotti fai-da-te che beveva.
Ha cominciato il suo lento declino quando la vista è venuta meno.
La radio, l'audio della televisione e la preghiera, sono state le sue compagne negli ultimissimi anni, fino a che ha cominciato a non riconoscere più nessuno.

La ricordo affacciata al balcone a controllare tutti i movimenti che avvenivano in cortile, compresi io e mia sorella che giocavamo, a gridare "scandalo" quando mia sorella ballava il can-can alzando le gambe tipo Hater Parisi e la gonna, e ancora sulla sua poltrona con il "scialic" (lo scialle fatto a mano da lei) sulle spalle, poltrona poi divenuta della Nonna ed ora sostituita da un divanetto di mia Mamma.
Quella casa ha visto cinque generazioni ma, da allora ad oggi, tutto e niente è cambiato per le Donne.
Di sicuro è rimasta immutata la forza che hanno sempre avuto e che sempre avranno, per affrontare il bello e il brutto che gli riserva la vita, con o senza mimosa.

foto scattata per il giornale locale in occasione del 100esimo compleanno della mia Nonna Bis





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