giovedì 17 ottobre 2013

india


Tre anni fa ho avuto l'onore e la fortuna di conoscere la famiglia delle Sorelle della Carità di Novara e di fare un viaggio insieme a loro e a mio marito in una meta che tanto sognavo: l'India.
Le Sorelle delle Carità hanno infatti una missione a Ranchi, regione del Jharkhand.



Questo viaggio, che proprio non si può definire "convenzionale", mi ha aperto ad una realtà che, fino a quando non la vedi con i tuoi occhi, non riesci a capire.

Il benvenuto e il calore delle Sisters è qualcosa che non si può descrivere a parole.
Sanno farti sertire a casa tua, accolto, molto più di qualsiasi altro posto al mondo.
Il vivere "semplice", senza tanti fronzoli, senza quelle cose che a casa nostra sarebbero essenziali... come l'acqua, per esempio, ti fa apprezzare ed assaporare tutto quello che non possediamo.
Al di là delle cose materiali, la casa, i mobili, i vestiti, l'auto.... se non c'è una essenza "nostra" vera ed autentica, allora non ci resta nulla.



La visita a Calcutta, a 400 km circa da Ranchi, con la tappa alla Mother House e alla tomba di Madre Teresa è stata un'esperienza ancora più intensa.

 
L'india con la sua semplicità, le sue contraddizioni, i suoi sorrisi, la sua cultura.

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