lunedì 16 novembre 2015

giochi da maschi

foto dal web
Si avvicina Natale e sui canali per bambini impazzano le pubblicità per la vendita di giochi in vista di questa festività.
Ma vi siete accorti della differenza tra i giochi "da maschi" e quelli "da femmina"?
Per le bambine ci sono principesse, castelli, case e casette varie, bambole da accudire e da curare, cuccioli e animali di vario genere... tutte cose tranquille e pacifiche.
Per i maschietti c'è una collezione di giochi che inneggiano alla violenza: animali mostruosi che si attaccano a vicenda, aerei che sparano (quando potrebbero volare sereni nel cielo), laser che proiettano luci a cui sparare (ma solo immagini da guardare no???), mezzi carrozzati per scontrarsi e sparare (ancora) e tanto altro....
Si salvano solo le contruzioni, le macchinine/trenini e i giochi in scatola. Ma possibile che non riescano ad inventare qualcosa che non ricordi per forza una guerra???
Mi dite due buoni motivi per cui un gioco come quello possa essere educativo?
Io, per scelta personale, ho deciso da subito di non avere in casa nessun riferimento che possa sembrare violento:
- NO a pistole, bombe, cannoni, mitragliatrici, soldatini, carri armati e altriglieria varia.
- NO a spade, pugnali, coltelli finti.
- NO a cartoni violenti con arti marziali, botte da orbi, guerre da vincere contro nemici.
- NO a film con scene violente, di sangue e sparatorie (neanche il TG).

Non voglio nascondere al mio bimbo queste cose, ma voglio fargli capire che esistono e sono sbagliate. Non ci si approccia ad un altro con la violenza: si parla, si comunica, si arriva ad un compromesso, si risolve la situazione. Non vince solo chi è più forte, si vince anche perchè si è abile, astuto, stratega, capace, preparato, fortunato... anche senza fare necessariamente una lotta fisica.

La guerra non è un gioco e nessun adulto dovrebbe dare questo messaggio ad un bambino. Esistono modi migliori per stimolare la fantasia, la creatività, l'educazione, la cultura di un bimbo.

Cosa ne pensate, mamme di maschietti e di femminucce?



6 commenti:

  1. non sono d'accordo con questa scelta e ti spiego perchè. ho un figlio di 9 anni, nella fascia d'età fra i 2 e i 4 anni adorava tutto ciò che tu hai citato: pistole, fucili, spade e via discorrendo ed io, pur contraria in principio alle armi, mi sono rassegnata ad averle in giro per casa e ad accettarle come regalo da chi voleva far contento mio figlio. ci ha giocato molto, senza poi manifestare alcun atteggiamento violento,ma non disdegnava altro. finita la fase i giocattoli sono rimasti chiusi in una cassapanca. gli amichetti che a casa non ne disponevano volevano venire da noi e giocavano in maniera anche"esagerata" solo con le armi. e ancora adesso alcuni bambini che non le hanno mai avute, da noi le tirano fuori e giocano anche da soli. con una foga e una "violenza " diversa, ormai grandini. credo dunque che ogni cosa vada inserita in un giusto contesto e spiegata. come chi gioca con la cucina nella maggior parte dei casi non diventerà un cuoco chi usa pistole non sarà poi un violento per forza...

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    1. Grazie Mammamedico per aver esposto il tuo parere e la tua interessante esperienza! Sono d'accordo sul fatto che chi usa questi giochi non sarà un violento per forza, per assurdo, il bambino che non le ha mai viste, potrebbe diventare il peggior criminale... tutto sta alla base, c'è una linea sottile tra finzione e realtà che credo sia difficile da spiegare come genitore e anche da comprendere per un duenne. Credo comunque che il gioco di "spararsi a vicenda" o "combattere con le armi" per raggiungere un obiettivo non sia un principio sano, neppure se fatto "per finta". Elisabetta

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  2. Ehhh, cara Elisabetta...è proprio così.... i giochi per i maschi sono molto più fisici e aggressivi, rispetto a quelli un po' frivoli e fascinosi delle femmine (poco educativi anche quelli secondo me: rimandano ad un clima competitivo e in cui si deve per forza apparire fashion), ma anche l'indole dei maschi è molto diversa da quelle delle femmine. Se escludiamo i giocattoli e rimandiamo il pensiero a giochi di simulazione, le femmine giocano a fare le mamme e i maschi a fare la lotta. E' proprio una cosa innata secondo me. Questo non toglie che la televisione, la pubblicità, la società non prema molto su questi aspetti, per entrambi i sessi, arrivando all'eccesso, partendo proprio dal giocattolo. I miei figlio, parlo per il più grande, 6, la piccola ha 1 anno, hanno tanti giocattoli e anche io escludo armi o mostri e persino action figure di super eroi o simili, che poi mio figlio conosce poco visto che guarda calimero, haidi (entrambi versioni nuove e 3D), miles dal futuro e cartoni simili, che magari ti rimbambiscono con canzoncine, suoci, luci, ma almeno non ti incitano alla violenza....spero! Ma nonostante ciò non posso evitare che simuli lotte o sparatorie, soprattutto negli ultimi mesi, perché all'asilo ha a che fare con altri bambini che a loro volta fanno questi giochi. Io cerco solo di fargli capire che è sempre PER FINTA, anche sparare, e che nella realtà non si fa perché è una cosa molto brutta e chi lo fa è cattivo e va in prigione. Un ragionamento elementare ma del resto parliamo di bambini, ragionano a schemi semplici. Ultimamente ha scoperto star wars, il padre è patito e su sky c'è un canale dedicato x via che tra poco esce un nuovo film al cinema. Ecco, in poche settimane già noto la differenza nei suoi giochi, spara a tutto spiano e dice "quello è morto", "ti sparo" e cose simili...e non lo sopporto e lo ritengo assolutamente inopportuno. Purtroppo mio marito non si formalizza molto, guarda il programma anche in presenza del bambino, si prodiga a spiegare ma... Io non ritengo che evitare certi programmi o certi giocattoli di per sé possa fare la differenza del tutto, ma certo è che personalmente preferisco che abbia poca confidenza con certi argomenti e certe situazioni, così da farsi la chiara idea che non sono situazioni normali.

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    1. Grazie Bianca! E' vero che si arriva agli eccessi da entrambe le parti. Mio marito è rimasto allibito da come "conciano" le bambine nelle pubblicità: le fanno sembrare più grandi, più oche (perdonami il termine), con atteggiamenti e moine che non appartengono alla loro età. Se avesse una figlia femmina probabilmente avrebbe il timore di farla uscire di casa. Noi mamme invece, di riflesso, ci accorgiamo dei comportamenti violenti e aggressivi che, di natura, difficilmente abbiamo come femmine. Anche il mio guarda Heidi e cartoni dove c'è una storia tranquilla o dove passa un significato. Adora i Paw Patrol che intervongono in caso di emergenza risolvendo un problema, Sam il pompiere, la Dott.ssa Pelouche che cura i giocattoli rotti e malati (abbiamo anche un set-gioco del dottore), anche la Principessa Sofia (che io stessa pensavo fosse prettamente da bambine) la guarda volentieri perchè basata su storie di amicizia e tra fratelli e sorelle. Non manca Topolino, Zac & Quack ecc... insomma un po' di azione/avventura c'è ma sempre tutto molto soft.
      Certo è che, giocando con altri bambini, assorbe come una spugna espressioni che non sono sue tipo: "è una strage", "sono tutti morti", "ti spacco la testa" ecc... sta a noi genitori indirizzare su cosa è giusto e cosa no, anche se, a volte, è davvero dura!!!! Un abbraccio Eli

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  3. Io non volevo nemmeno prendere le pistole ad acqua per i miei figli...adesso cerco di indirizzarli su giochi e cartoni creativi, senza farmi prendere dal desiderio di censurare tutto ciò che non condivido.
    Ad esempio, come la mettiamo con i pirati??

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    1. Grazie Sara! I pirati ce li siamo pippati anche noi... io cerco di metterla molto sul nautico, isole deserte da esplorare, tesori nascosti da scoprire, avventure per mare ecc... Di spade e pugnali non parlo di certo, tanto meno di battaglie per rubare monete d'oro!
      Proprio qualche giorno fa il mio bimbo, giocando a "nascondere il tesoro", lo ha fatto prima catturare al "mostro marino" che poi lo ha donato generosamente al pirata. Insomma... un po' per ciascuno non fa male a nessuno! Un abbraccio Eli

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