lunedì 31 ottobre 2016

conclusione di mamma & donna



Il mese di Ottobre è terminato come anche i fitti post dedicati a "Mamma&Donna".
Se ve li siete persi correte a leggerli!!!!!
Ma la programmazione generale non finisce certo qui, ho ancora tante cose da raccontare, tanti progetti da illustrare, tante idee che mi frullano per la testa...
ma prima vorrei dirvi GRAZIE per avermi seguito in questo micro-progetto (che di sicuro si ripeterà ancora), per aver commentato ed essere intervenuti in tantissimi!!!
Ora, non so voi, ma qui siamo già proiettati verso Compleanni e il Natale... questo grande giro di boa che ci lancia nel 2017...
Letterine a Gesù Bambino pronte già da mesi, impazienza nell'aprire il calendario dell'Avvento, biscottini speziati spazzati in un giorno, voglia di allargare camini sul tetto per far passare meglio Babbo Natale e un sacco di giochi, lavoretti natalizi mezzi iniziati e non finiti, regali incartati di nascosto e imboscati in fretta e furia...
Io dico sempre che è meglio l'attesa del Natale, piuttosto che il giorno di Natale stesso... e voi?
E' forse troppo presto per sognare Natale a Novembre?

venerdì 28 ottobre 2016

idea riciclosa halloween: lo spaventapasseri

Della serie: cosa non fanno le mamme per accontentare i propri bimbi...?
Sapete che della festa di Halloween in sé non sono una grande seguace, preferisco commemorare i defunti e festeggiare Ogni Santi, come la nostra tradizione suggerisce.
Ma dopo aver visto 3.000 volte il film della "Leggenda di Senza Testa" tratta dalla serie "Curioso come George" dedicata al tema di Halloween, quest'anno, invece delle solite zucche abbiamo deciso di realizzare uno spaventapasseri... stavolta con la testa!


Lo stile è sempre quello del riciclo, a parte il cappello di paglia che ci ha prestato la nonna è tutto materiale scartato che abbiamo recuperato qua e là.


Per ora fa capolino in giardino, a pochi passi dall'orto...
e non nego che, soprattutto i primi giorni, mi sono spaventata anche io stessa aprendo le imposte del balcone, oppure chiudendo il garage la sera!!!
Credo che rimarrà lì per un po', anche passato il periodo di halloween, visto che è davvero simpatico!!!


mercoledì 26 ottobre 2016

wedding (...e non solo) idee: eco-baby-bomboniere

In tema di "Donne-Mamme", presento alcune idee per le bomboniere in vista della nascita dei nostri piccoli... ma quanto è bello realizzarli con le proprie mani?


Si tratta di bomboniere eco-nomiche ed eco-logiche perchè non costano un'esagerazione, inoltre sostengono, dove è possibile, attività del circondario (quindi a km zero), facendo un dono UTILE ed ORIGINALE a parenti ed amici.

(Partendo dall'alto)
1. sacchettino bomboniera contenente SEMI di GIRASOLE
(o del fiore che preferite) con istruzioni per piantarli
NB: sono state le bomboniere di Battesimo del mio grande ometto!
Ovviamente tutto confezionato con le nostre manine
arruolando Nonna Gianna per i sacchetti
e Sister Elena per confezionamento
(io ho pensato alla parte grafica del biglietto e a dividere i semi)
2. SAPONETTA
ne esistono di diverse forme e colori:
cuore, orsetto, cavallo a dondolo, angelo ecc.
confezionate in una scatolina o in velo di tulle in tinta
3. VASETTO DI MIELE
con etichetta personalizzata dedicata all'evento:
basta un fiocchetto rosa o azzurro baby
è la bomboniera è confezionata!
donna.nanopress.it 
4. BISCOTTO confezionato singolarmente o a piccoli gruppi
(tre o cinque, o comunque dispari come si usa per i confetti)
possono sostituire per intero anche i tradizionali confetti:
la carta velina che li avvolge (rosa, azzurra o del colore che si preferisce)
è fermata da un adesivo personalizzato
(l'iniziale del nascituro, il nome per esteso, un simbolo che lo rappresenta ecc.)
...questa idea non poteva che essere della Grande
www.marthastewart.com

Molti di questi prodotti sono reperibili da venditori di zona:
  • vivaio o fiorista di fiducia: le confezioni di semi "all'ingrosso" di solito sono convenienti e anche come quantitativo "rendono" e sono più che sufficienti;
  • produttori di saponette (in alternativa anche negozi dove vendono sapone al taglio, avrà solamente una forma più tradizionale): spesso per quantità consistenti vendono il prodotto al Kg conferendo un notevole risparmio (a meno che non abbiate voglia di cimentarvi nell'autoproduzione... il che non è impossibile!);
  • apicultori: anche nei mercati rionali spesso si trova il banchetto di questi artigiani che, su richiesta, forniscono i vasetti senza etichetta in modo poterli personalizzare in un secondo tempo;
  • pasticcerie oppure, se si è in grado, autoproduzione di biscotti casalinghi: oltre alla classica forma tonda è possibile personalizzare la pasta con la forma che più si desidera, con tanto di decorazione.
Hai in mentre altre idee originali (e fuori dagli schemi)
da proporre? Condividile qui sotto!


lunedì 24 ottobre 2016

pupù: questa sconosciuta

foto da web

Durante la fase di spannolinamento di un bambino, una cosa è la pipì, un'altra la pupù.
Sto scoprendo sempre più mamme che, ultimamente, nella fase di "addio al pannolone", hanno delle serie difficoltà con la seconda: vi illustro la mia tragica esperienza spiegandovi come ne siamo usciti vittoriosi.

Abbandonato il vasino per il riduttore "da grandi", con la pupù le abbiamo provate tutte (in bagno): i libri, i lego, le mutande abbinate al vasino a tema pirati ecc., i timbrini, le stelline (segnate su un foglio, ogni volta che si ha raggiunto l'ambito risultato), il giocare a "come si fa la pupù per finta", farla fare anche ai pupazzetti... ma nessuna di queste tecniche ha funzionato.

Il più, per dare un coefficiente di difficoltà maggiore, il mio bimbo è anche stitico (forse uno dei pochissimi uomini sulla terra con questo disagio...) e non riesce a scaricarsi in posizione seduta/accovacciata... tanto da perdere lo stimolo. L'unico modo è farla in piedi, possibilmente nascosto dietro una poltrona/divano/sedia/tenda ecc.
Per cui abbiamo istituito il "calendario della cacca" ovvero un calendario a lui dedicato sul quale si segna una X nel giorno del miracolo.
Dopo aver lavato n volte mutande per n giorni mi è venuta un'idea: la pupù a premi.

Ecco come fare:
Fatevi indicare dal bambino una cosa che desidera fortemente (di solito un giocattolo, ma potete tentare anche a fuorviarlo con altro), è importante che sia un oggetto ambito, che lo desideri con tutte le sue forze tanto da farvi venire una testa tanta... altrimenti non garantisco che funzioni.
Una volta trovato, quello diventa il SUPERPREMIO.
Nota per i genitori: potete anche indicare un tetto massimo di spesa entro cui stare, a noi sono partiti 30 eurini, ma ne è valsa la pena...

Il gioco funziona così: la prima volta in assoluto che la pupù viene fatta nel wc come i grandi, scatta il superpremio. Al bimbo viene donato come premio l'oggetto dei desideri (o quello che desidera).
Niente pupù, niente premio! E' la regola! Ce n'è una sola e bisogna rispettarla!
Nota per i genitori: non si cede alla regola, mai! Altrimenti finisce lo scopo! Non fatevi corrompere da capricci oppure occhi dolci, chiaro? Informate anche parenti e conoscenti, onde evitare discussioni. 

Fatta una volta, potrete aprire tutti i festeggiamenti del caso. Fate capire al bimbo che ora che l'ha fatta, sarà in grado di farla ancora. Infondetegli sicurezza, congratulatevi e dimostrategli di essere fieri di lui/lei, che ce l'hanno fatta, ora hanno imparato e riusciranno a farla come i grandi, sono grandi. Anche questa fase è importantissima.

E ora che l'hanno fatta? Che si vince la volta successiva?
Ora il premio lo decidete voi, cari genitori!
Puntate su ciò che il vostro bimbo ama, non occorre sempre un gioco o spendere dei soldi, le opzioni sono tante: un giro in bici, saltare sul lettone, fargli guidare l'auto per finta (con motore spento e senza chiavi), fare insieme un gioco, leggere un libro, fare un disegno insieme da regalare a qualcuno (papà, nonni, zii, maestre), fare un lavoretto insieme, pulire con il mocio vero (mio figlio lo adora! ...e intanto mi aiuta!!!), giocare nella vasca 5 minuti in più nel momento del bagnetto, andare a giocare a casa di un amico (o farlo venire a giocare) ecc....
Poi per i golosi ci sono caramelle, ovetti di cioccolato, gelati, torte...
Oppure piccole sorpresine dell'edicola, figurine, album con stikers, libri, pennarelli, matite, palline delle macchinette... la scelta è davvero vasta!

Nota per i genitori: premiandoli con cose che non hanno un valore materiale, apprezzeranno anche il rapporto mamma-figlio e, pian-piano, premiandoli una volta sì e una no (ma sempre con grandi lodi, batti cinque e infusioni di sicurezza), una sì e due no ecc... acquisiranno la consapevolezza di poterla fare, anche da soli. Solo quando i bimbi hanno capito il meccanismo, potete allestire anche una piccola libreria da bagno, per aiutarli quando proprio la pupù non arriva. 

Quindi, rassicuro i genitori che i premi non durano per sempre... nel giro di qualche settimana dovreste cavarvela!

Mi rendo conto che il metodo "ricatto" non è molto educativo, ma vi garantisco che in certe occasioni funziona benissimo! Non bisogna abusarne, ma usarlo come jolly nei casi estremi, come questo!

E voi mamme, come ve la siete cavata?




venerdì 21 ottobre 2016

idea riciclosa baby: il portaciuccio

I succhietti dei bambini sono come le chiavi della macchina, quando li perdi è un delirio ritrovarli! Ecco perchè un porta-ciuccio pratico e poco ingombrante diventa indispensabile sia a casa che in trasferta, soprattutto quando se ne deve portare in giro 2 o 3 alla volta...
Oltre a quello tradizione in plastica, ho pensato ad una scatolina "riciclosa" e, cerca che ti cerca, alla fine, ecco cosa ho prodotto da una confezione di cotton fioc.


Di base è fatta con il cartone e il tappo è in plastica trasparente.
Ho foderato la scatolina con della carta di riciclo (conservata da un regalo per il battesimo...),
è una fantasia molto carina con le scarpine dei bimbi in rosa, bianco e azzurro.
L'ho incollata bene dal fondo verso l'alto, facendo un piccolo risvolto all'interno.


Volendo anche il fondo si può personalizzare con il nome del bimbo/a e, visto che l'involucro è in cartone, è possibile forare su due lati la scatolina ed inserire un nastrino per fare una maniglia (come una borsetta) così da poterlo agganciare anche al passeggino.
Io questo l'ho lasciato liscio, perchè lo tengo in cameretta o in borsa.


E voilà! Pronto per ogni evenienza!


mercoledì 19 ottobre 2016

come nasce un progetto: mamma avvocato

Giulia, in arte Mamma Avvocato, è stata la prima ad aggiudicarsi il premio indetto per il mio terzo compleblog di quest'anno scegliendo di rinnovare la testata del suo blog.

Ho scovato il suo blog quasi per caso, leggendo i commenti lasciati ad un altra mamma, Deborah di mammaalcubo, e cliccando per curiosità ho avuto una piacevole scoperta!
Mamma Avvocato ammira la bellezza della natura con il cuore e con gli occhi di una reflex, adora la montagna e muoversi all'aria aperta, perdersi e rigenerarsi con una lunga nuotata, praticare l'arrampicata con tutta la famiglia e raggiungere obiettivi che per una mamma e donna avvocato non sono certo facili e scontati. Districa la sua giornata di corsa tra udienze, uno splendido Ricciolino Biondo cinquenne e un papà con le stesse passioni per le vette: l'Alpimarito. 
Non smette mai di leggere per sé e per il suo bimbo, sperimenta nuove ricette con il suo piccolo aiutante per non rinunciare ai sapori che, a causa di allergie, è costretta ad evitare. Imperdibili sono i suoi suggerimenti ed indicazioni di luoghi da visitare a prova di bimbo a seguito, costantemente non sponsorizzati ma dettati dalla voglia di scoprire, una lista lunghissima che prima o poi, mi auguro, un giorno mi porterà ad incontrarla!

Ma passiamo alla fase del progetto grafico. Si parte avvantaggiati se si conosce qualche aspetto in più del committente perché, più cose so, più è facile azzeccare il suo gusto. Giulia mi ha dato qualche indizio in più: i colori su cui lavorare (blu, bianco e inserire il giallo) e gli elementi che la rappresentano che avrebbe voluto nella testata (la sua adorata montagna, i libri, i bimbi, una toga/bilancia, qualcosa che rimandi alla scalata e/o al nuoto). Per finire titolo e slogan.

Ho pensato ad una sorta di libro aperto, di pop-up, in cui gli elementi appaiono, si aprono a ventaglio davanti al lettore... e dopo qualche aggiunta e modifica. Ecco cosa ne è uscito.







Giulia ha interrogato i lettori su Facebook e sul suo blog con un sondaggio per sceglierne una e alla fine... ha deciso di alternarle!

Il suo blog è passato da così



a così



Un cambiamento notevole, vero?


Dedicarsi alla lettura dei suoi post è la mia "pausa" preferita, ci somigliamo molto, sotto molti aspetti la pensiamo nello stesso modo... insomma, siamo sulla stessa lunghezza d'onda e sono stata contenta ed onorata di premiarla con una nuova veste del blog.
Spero di averle fatto una sorpresa gradita con questo post e le auguro con tutto il cuore che i suoi desideri si avverino, perché li merita tutti!!!!


martedì 18 ottobre 2016

come togliere il ciuccio

foto da web


Se una volta il ciuccio era l'oggetto magico che non si doveva assolutamente smarrire, viene anche il momento in cui bisogna abbandonarlo: come?
Di storie su come togliere il ciuccio al proprio bimbo, in fase di crescita, ne ho sentite tante...

  • chi lo ha "dimenticato" a casa prima di partire per le vacanze...

  • chi lo ha nascosto fingendolo perduto

  • chi lo ha "avvelenato" con un sapore orribile

  • chi lo ha ceduto alla mamma gatta perché i suoi micetti piangevano (o a qualsiasi altro animale con cuccioli)

  • chi lo ha lasciato alla fatina dei ciucci in cambio di un gioco (non bastava la fatina dei denti?)


Nella nostra esperienza, non abbiamo usato nessuno di questi trucchi.
Durante l'anno di nido abbiamo iniziato a dare il ciuccio a Tatino solo per dormire (pisolino e sera).
Pian piano sono cresciuti i denti e il ciuccio veniva mordicchiato costantemente.
E cambia una volta, e cambia due e cambia tre... alla fine il ciuccio si è rotto e non si compra più!
Tatino, provando quello vecchio mi ha semplicemente detto: "Mamma il ciuccio non ciuccia più", chiaro il concetto, no?
E da lì, l'abbiamo conservato in una scatolina come ricordo.

Ogni bambino è comunque a sé, reagisce in maniera diversa... e ognuno sperimenta la tecnica che meglio si adattano alla propria famiglia senza creare traumi.

Voi come avete fatto?
Raccontate il vostro aneddoto!

lunedì 17 ottobre 2016

il latte artificiale - parte seconda -

foto da web


Cosa costa il latte in polvere all'origine non lo sapremo mai, ma cosa lo fanno pagare sugli scaffali lo sappiamo benissimo... come mai il latte il polvere in Italia costa così tanto e di più rispetto al resto d'Europa?
Lo faranno ben allo stesso modo?

Vi mostro un video-inchiesta girato dal programma REC (in onda sulla RAI) che tratta questo argomento dal minuto 37 circa al seguente link:
http://www.rec.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-c80b4f4c-a30a-4997-9767-08b5cb60832c.html

Nessuno vieta di guardarlo tutto, anzi, avrete un triste quadro di come è oggi il mondo, sopratutto dove ci sono interessi economici.

La conclusione secondo l'inchiesta di REC è: oltre a pagare la confezione cartonata, la pubblicità e tutti trasporti e i passaggi intermediari di questo mondo, nel prezzo sarebbe compreso il finanziamento ai congressi di pediatria che sembrerebbero sponsorizzati dalle principali marche di latte.

Ma, per non fare di tutta l'erba un fascio, vorrei anche sottolineare e ricordare che, per fortuna, a questo mondo, esistono strutture che funzionano, personale medico competente, professionale, che capisce anche il punto di vista umano: a loro va il merito e tanto di cappello perché non si
nascondono dietro al "io non lo sapevo", "da noi i fogli arrivano compilati così", "non è carta intestata, quindi non vale ecc...", ma ci mettono conoscenza (data da anni di studio ed esperienza sul campo), testa e passione, come dovrebbe essere per ogni lavoro.

In prima persona io tutto questo "tessuto vivo" che dovrebbe essere il latte materno non l'ho visto. E la cosa che mi fa rabbia non è stato usare il latte artificiale (meno male che quello c'è) ma l'accanimento a voler proseguire a tutti i costi nella direzione dell'allattamento al seno quando è visibilmente mancante. Non posso sentir dire che "appena sorge una difficoltà le mamme vengono spinte ad alimentare con il latte artificiale" "siamo sicuri che è proprio necessario?"

Cara, hai mai allattato tu?
Se si, sono tanto contenta per te, davvero, brava, hai fatto bene. Il latte materno è l'alimento migliore che una mamma possa offrire, se ti sgorgava a fiumi tanto meglio, se siete appagatati entrambi (tu e bimbo), riesci ad affrontare positivamente una ragade e il tuo bebè si attacca bene che puoi allattare davvero ovunque, brava, ma allatta finché puoi! Hai un'idea di quanto hai risparmiato facendo, oltretutto, un gesto bellissimo per te e il tuo bimbo? Vai serena, allata fino a quanto vuoi e puoi, anche quando il bambino avrà i denti: se sei felice, fallo! Non sarò certo io a giudicarti oppure a dire cosa è meglio per te e la tua famiglia.

Ma se non hai mai provato o non ti sei tenuto attaccato tuo figlio notte/giorno per n giorni, senza riuscire neanche ad andare in bagno per fare pipì, guardarlo dimagrire impotente, piangere senza sosta, con i tuoi capezzoli in fiamme (dopo aver partorito con dolore e magari con i punti proprio lì, se non con  il taglio cesareo), con il tiralatte e dentro due misere gocce, il seno vuoto... non provare a chiedere al medico: perché non mi viene il latte? Nessuno ti darà una risposta. Nessuno ti dirà perché il latte non c'è, quando e se verrà.
Saranno solo capaci di dirti che potresti averlo attaccato sbagliato (quindi è colpa tua), che dovevi tenerlo più tempo attaccato (quanto di più non lo so, visto non lo stacchi mai), che non hai avuto pazienza di aspettare che il latte arrivasse, che ti sei arresa alla prima difficoltà...
Io son convinta che, soprattutto le donne, non sono molli da arrendersi alla prima difficoltà...
devono sbatterci 1.000 volte la testa proprio per DNA, prima per piantare lì tutto...

Una stessa ragazza ostetrica, che conoscevo da ragazzina ed ho incontrato per caso in ospedale quando è nato il mio secondo figlio, ammette di aver avuto difficoltà come mamma e che, nonostante credesse fortemente nel valore del latte materno, se non fosse stato per il supporto delle colleghe avrebbe mollato tutto perché non ce la faceva più.

Allora, prima di sbandierare l'allattamento al seno, informiamoci su quali sono i motivi, le necessità, le difficoltà, i casi, il perché una famiglia (non solo una mamma, la decisione si presume coinvolga tutto il nucleo familiare) dirotta verso il latte artificiale. Studiamo l'altra faccia della medaglia.

Ci stiamo lavorando non basta. Occorre investire non solo in politica con leggi, sanzioni, controlli per chi fa solo i propri interessi ma anche in informazione, personale e ostetriche che seguano anche il post parto per un periodo più lungo dei due giorni di degenza in ospedale, e più spesso di una volta alla settimana in consultorio (soprattutto all'inizio), occorre che le mamme non si vergognino a chiedere, a interagire con figure professionali e tra loro senza giudicarsi l'un l'altra, che non siano additate dagli stessi parenti (che non sono manco medici), studiare il rapporto maternità/lavoro in una maniera diversa... perché i tempi sono cambiati e non tutti si possono permettere il lusso di stare a casa in maternità fino all'anno del bambino (sia mamma, sia azienda, sia libero professionista)...

Infine, come ho sempre sostenuto, attorno alla mamma ruota tutta la famiglia, se sta bene, è Lei che trasmette questa serenità a tutto il nucleo: al neonato, agli altri figli e anche al marito. Insomma, indipendentemente dal tipo di allattamento (esclusivo, misto o artificiale), si deve prima puntare sullo stare bene, sul vivere questo momento speciale nel modo più sereno possibile, perché ognuno ha delle necessità e delle esigenze diverse, e di queste bisogna tenerne conto.

La vostra esperienza?
Quale suggerimento dareste?


venerdì 14 ottobre 2016

idea riciclosa: la culla in vimini

Tempo fa lessi che in Finlandia, ad ogni neonato, lo Stato dà il benvenuto regalando delle scatole di cartone speciali, contenenti un utilissimo kit per il neonato e in grado di trasformarsi in riciclose culle per neonato.

foto by www.tuttogreen.it


Che dire, bellissime ed utilissime!!!!
Soprattutto per chi ha la casa dislocata su più piani diventa necessario avere (al piano giorno e al piano notte) una culla o un posto dove poter posare il bimbo per la nanna.
Ecco che a casa mia è scattata l'operazione culla di vimini.
Dopo essere stata conservata per 35 anni da mia mamma (che l'ha usata tipo 2 volte negli anni 70 e 80) la cesta di vimini è tornata buona nella zona giorno per entrambi i miei bimbi.

Ecco come abbiamo fatto:


La cesta di vimini è la cosa più difficile da procurarsi... rivolgetevi ad un negozio di cesti.
Il trespolo non è altro che la struttura di un portabiancheria (senza il sacco che dovrebbe contenere gli indumenti sporchi) con due placchette di ferro abbiamo bloccato il movimento "apri&chiudi" in modo che sia fissa e la cesta possa appoggiarsi su due punti.
Le cinghie con gancio solo quelle che usano per fissare i bagagli all'auto.
La cesta è stata foderata dalle abili mani della mia mamma. :*


Faccio notare che la cesta può essere usata SOLO per i primi 2 mesi di vita, quando il neonato non ha scatti di movimento e non riesce a muoversi molto. Non è fatta secondo norme di sicurezza, è puramente artigianale, e quando si posa il bimbo all'interno, necessita sempre la supervisione di un adulto, pur salda che sia.

La cesta può essere anche staccata e posata a terra, qualora dovesse servire.
E una volta finito questa sua funzione può essere utilizzata come cesta per i giochi!


mercoledì 12 ottobre 2016

non solo wedding: nascita

Sempre più spesso i neo genitori, alla nascita del bebè, fanno un set fotografico al nascituro. Un modo per conservare i primissimi ricordi quando questi fagottini sono tutti grinze e nanna.
Ecco alcune idee per ispirarsi a questo genere di foto tratte da Pinterest.



Carina l'idea di evidenziare la data di nascita, l'iniziale del nome del bimbo, l'ora in cui è nato, la lunghezza e il peso. Oppure incorniciare il primissimo body con cuffietta da appendere in cameretta.
Per non parlare delle pose sonnacchiose adagiate in una cassetta di legno tra pizzi, fiorellini e coperte calde... anche con la collaborazione dei fratelli maggiori.

Che ne pensate? Non sono dolcissime?

martedì 11 ottobre 2016

sensi di colpa e crisi nervose

immagine da web


Il post che state per leggere è uno sfogo personale, dopo una settimanina pessima... per dirla in modo elegante. Una di quelle che capitano a tutte le mamme che pensano di farcela da sole a fare tutto e tutto insieme nello stesso momento... perché chiedere aiuto non è una ferita nell'orgoglio, è un dover pesare su qualcuno (che già ne ha dei problemi - e tu non riesci ad aiutarlo, tra l'altro -, senza sobbarcarsi pure i tuoi), è il senso di colpa di non essere riuscita a gestire più cose insieme come avresti voluto, un sentimento che condividono molte donne, mamme soprattutto.
E' non riuscire a passare del tempo con il grande perché hai sempre dietro il piccolo e con il piccolo perché devi guardare anche il grande, oppure con nessuno dei due perché hai altro da fare e non si fa da solo.
E' la rabbia di non avere un minuto in più per pensare a cosa sarebbe meglio fare, perché è a te che spettano tutte le decisioni (dalla piccola alla grande) e avere persone attorno a te che non capiscono che oltre ad un lavoro hai anche dei figli, di cui uno piccolo a casa, non aiuta di certo.
Quelle che chiedono scusa per circostanza ma che intanto rompono, diciamo, perché è questo che fanno.
E' la rabbia di iniziare un lavoro e non riuscire a portarlo a termine nei tempi normali, perché hai altro da fare.
Il senso di colpa nel voler finire il lavoro che hai iniziato e non stare con i tuoi figli.
Il senso di colpa nel voler stare con i tuoi figli e mandare a quel paese il lavoro.
Il senso di colpa nel non voler avere la voglia di fare né uno né l'altro, perché si è stanchi, perché si è stufi, perché anche chi ama la routine e le liste di cose da fare (che a volte danno un senso di sicurezza) ci finisce inghiottito dentro... è come una musica che ha un ritmo più veloce e tu non riesci a stargli dietro, corri, corri dietro a quel disco ma ormai è avanti e tu sei indietro, tanto da capire che se anche ti fermi invece di insistere a correre, non cambia proprio nulla.
Poi ti guardi intorno e vedi altri lavori da fare, da depennare, da riprogrammare: preparare da mangiare, lavare, stendere, stirare, pulire pavimenti, cucina, bagni, fare bagnetti, tirare su briciole, correre a prendere un figlio, camminare col passeggino per far addormentare l'altro, correre a prendere un lavoro, fare una bozza al volo, e intanto preparare la cena sul fuoco, scrivere una mail con un bimbo urlante in braccio e l'altro davanti alla TV (quando preferiresti che proprio non la guardasse), poi cambiare l'ennesimo pannolino della giornata e apparecchiare la tavola con una mano sola, sentire dire 100 volte "io ho fame" e poi....
e poi... ho gridato BAAASTAAAA e ho divelto il cestino della cucina....
MA NESSUNO MI AIUTA? credo di aver gridato...

Si, lo so, sono un po' esaurita... e oggi mi sono accorta di essermi vestita di nero e viola, segno che tanto positiva forse non sono ancora...

Invidio le mamme che riescono a farsi una risata, che si lasciano tutto alle spalle tanto in qualche modo si farà, invidio chi dice di non stirare perché davvero non capisco come diavolo facciano a non vedersi le pieghe senza un colpo di ferro...
Quelle che, anche stanche e con più di 2 figli, hanno la forza di organizzare una festicciola nel fine settimana per i bambini...

So che anche loro avranno le giornate no, non è tutto rosa e fiori...
Ma io mi sento in colpa perché proprio non entro in quell'ottica, non ho più la pazienza di prima, l'energia di vedere sempre il lato positivo, ci sono giorni in cui non ho voglia di giocare con i miei figli, di guardare lo stesso cartone per la milionesima volta, non ce la faccio a tenerne uno in braccio e mi domando: "Ma cosa mi è mai saltato in mente di fare il secondo?"... si, care mamme, perché non so voi, ma io ogni tanto me lo chiedo... e senza farlo apposta, mi sento... in colpa per averlo pensato!

Vorrei scrivere sul blog, fare progetti, ma poi mi trovo ancora più incasinata con l'arrivo di lavori urgenti, che bisogna fare subito e bene con la concentrazione che ormai non trovo...
Tutto questo con la consapevolezza che, oltre a lavoro e blog, ho anche altre cose da fare, altre priorità... e, alla fine, non capisco più cosa conviene che io faccia prima... perché sarebbe da fare tutto, a voler ben vedere...

Vi risparmio il quadretto con Marito che, non appena varca la soglia di casa, viene insaccato di parole per ogni gesto che fa, dal non essere arrivato prima quando c'era un delirio in atto, al metterci troppo tempo nei compiti che gli affido con risultati diversi da come avevo immaginato nella mia testa, per sprofondare nel sonno più profondo appena tocca il divano quando gli raccomando di guardare il grande...
l'ho detto che non ho più pazienza, e a lui sconto ancora meno... come se questo non aiutasse ad alimentare ancora di più i miei... sensi di colpa.

So che è una fase, e spero vivamente che presto si chiuda...
Perdonatemi se ho spiattellato le paturnie di una mamma "fuori-fase" su un blog che, normalmente, punta sul lato positivo delle cose...
Prima o poi conto di tornare così, prima o poi... perché il rosa rimane sempre il mio colore preferito.




lunedì 10 ottobre 2016

il latte artificiale - parte prima -

foto da web

Quando si è al primo figlio tante sono le cose che bisogna imparare, tra ostetriche, pediatri, vaccini, latte ecc... bisogna districarsi tra un milione di parole, capire quali sono quelle più sincere e professionali e prendere una posizione.

Quando si è al secondo figlio, di conseguenza, una parte di quei meccanismi sconosciuti diventano un po' più chiari: in poche parole, le persone riescono a intortare un po' meno le mamme con le loro chiacchiere perché, di riffa o di raffa, qualche informazione in più rispetto a prima ce l'hanno...
Questo non vuol dire che chi ha più figli, più ne sa... al contrario, c'è sempre qualcosa da imparare, ma diciamo che il "primo step" lo si affronta con un pochino più sicurezza e meno ansia rispetto alla prima volta.

Come già ho raccontato in un altro post, sia per il primo che per il secondo bambino ho avuto delle difficoltà ad allattare (di latte materno io non ne ho mai visto, manco l'ombra) tanto da ricorrere, una volta tentato anche a casa, al proibissimo "latte artificiale".

La marca che ho usato per il primo bimbo non esisteva più, ditta chiusa, ciao.
Allora, quale latte usare?

Per l'ospedale avrei comunque dovuto attaccarlo 24h su 24h, con un bimbo di 4 anni che mi cerca e un lavoro da libera professionista.
Ovvero: come far tracollare una donna, altro che post-partum...

Da "pessima" bis-mamma, non mi sono recata in farmacia (dove molti, ed anche io, pensavo che il latte artificiale fosse migliore).
Sono andata in un comunissimo supermercato (che volendo è aperto che il sabato e la domenica, se ne avessi bisogno) e ecco cosa ho trovato (non dirò i nomi delle marche le chiamerà in modo anonimo):
A a seconda del tipo abbiamo da Euro 17,00 circa a Euro 30,00/32,00 circa
B a seconda del tipo da Euro 23,90 a 29,90 a 36,00 (ipoallergenico)
C a seconda del tipo da Euro 16,80 a Euro 22,00 circa

ma se si cerca sul web troviamo anche:
D Euro 12,48
E Euro 11,48/12,48
F da Euro 12,90 a 23,90 a 37,95 (anti-reflusso)
G da Euro 9,88 a 10,77 (bio)
H Euro 20,90
I Euro 27,30
L Euro 9,90
M Euro 6,08
N Euro 11,45
Euro 9,90

questi prezzi si riferiscono alla singola scatola che va dai 350 agli 800 gr



Che differenza c'è tra un latte e un altro?
La verità è: NULLA.

La composizione del latte artificiale è stabilita per legge a livello europeo dalla Codex Alimentarius Commission, una commissione mondiale che determina e stabilisce le norme alimentari.
Per legge, quindi, tutti i latti devono avere una determinata composizione, nei limiti stabiliti da tale legge, quella è e quella rimane.
Possono solo aggiungere più o meno vitamina C, ferro...  ma valori minimi, non obbligatori, che non influiscono sulla nutrizione effettiva del bambino. Non esiste un latte che è migliore di altri, nemmeno se è più costoso "vale" di più rispetto a quello generico. Esistono latti "speciali", che dovrebbero aiutare con le coliche per esempio, ma non è certo che essi funzionino su TUTTI i bimbi, perché ogni bambino è a sé e la formulazione non può discostarsi da quella di base più di tanto.

E se davvero scoprissero un ingrediente "magico", non credete che lo aggiungerebbero tutti? Per prima la commissione...

Per rendersene davvero conto basta guardare le tabelle dei valori nutrizionali medi.
Non sono certo un chimico, ma mi viene da ridere... cambia davvero poco!

ricerca di www.saperidoc.it

Allora perché hanno dei costi così diversi?
Ve lo spiego la prossima volta! Seguitemi!


venerdì 7 ottobre 2016

idea riciclosa baby: il fiocco nascita

Ogni mamma, quando nasce un bambino, desidera un fiocco nascita che rappresenti i suoi gusti e, per chi ne è capace, è una vera soddisfazione realizzarlo con le proprie mani (per me ancora di più riciclando... con per il fiocco per il mio secondogenito che ho esposto sulla porta della camera dell'ospedale).

Ecco alcune idee facili per auto-realizzare un fiocco nascita partendo da immagini tratte da Pinterest.

la carrozzina/nuvoletta in feltro


Basta sagomare la forma di una carrozzina o nuvoletta, anche riciclando piccoli scarti di feltro
e qualche bottone di recupero.
Con una semplice impuntura si uniscono tutti i pezzi e si personalizza con il nome.


la girlanda

 

La ghirlanda è possibile farla in tanti modi:
recuperando dei rametti lunghi e malleabili (quando è la stagione giusta),
oppure intrecciando delle cannucce di carta di giornale...
oppure comprarla in midollino... bella che fatta!
I fiori, l'uccellino e i dettagli, invece, possono essere realizzati con stoffe di recupero,
pupazzetti già esistenti, liste, ritagli e bottoni spaiati.
Con un goccio di colla a caldo, ogni elemento viene fissato sulla ghirlanda.


di carta


Che sia la sagoma di un body, piuttosto che un animaletto stilizzato
o geometrico con dei semplicissimi tondi,
l'effetto bianco/rosa e bianco/azzurro è sempre d'effetto con la carta!




Quale preferite?

mercoledì 5 ottobre 2016

wedding: w le spose!

Dopo il post dedicato alle coppie civili (sposi), per omaggiare anche le donne, ho pensato di raccogliere delle idee anche per l'unione di due spose. Ecco la mia proposta:




wedding idee 
(partendo dall'alto)
1. look total white per entrambe le spose: uno tradizionale lungo e un completo giacca/pantalone
  2.visto che si tratta di due spose, perché non avere due bouquet?
3. le sedie al tavolo delle spose sono rivestite di yuta
con la scritta Signora "Mrs"
4. al posto della classica fede, un tatuaggio con le iniziali delle spose
disegna il dito dove andrebbe la fede nuziale
5. torta in stile shabby, semplicemente bianca
con decori di fiori freschi 



La grafica delle partecipazioni
richiama lo stile shabby, con i fiori e le tinte utilizzate per decorare tutto dell'evento

martedì 4 ottobre 2016

burabacio, altro che scarabocchio

Si chiama Sabrina, in arte Burabacio, ed ama disegnare da sempre. Anche se il suo nome in piemontese significa scarabocchio, le sue illustrazioni sono una ricetta perfetta che mixa fantasia, colore ed ironia, facendoci rimanere a bocca aperta e strappandoci un sorriso.

Nella sua originale rubrica "I giovedì della Meraviglia", trasforma un semplice oggetto in un disegno fantasioso, un esercizio che insegna a guardare oltre, cercando qualcosa di bello anche dove è difficile trovarlo. Una sorta di occhiale magico che mostra il mondo con uno spirito diverso, positivo e con un pizzico di umorismo, che non guasta mai...

...Anche in uno dei momenti più importanti per una donna: quando scopre di aspettare un bebè.
Burabacio ha inventato il "Diario di una Pancia", ovvero un quaderno fatto a mano che accompagna la futura mamma durante la gravidanza. Un diario di viaggio dove disegnare, scrivere, colorare, scarabocchiare, sfogare, inserire foto, ricordi e aneddoti... sulla base delle bellissime pagine illustrate.




Perché di album per la nascita dei bimbi ce ne sono tanti...
ma nessuno ha mai pensato di documentare anche la "dolce attesa" (non solo a livello medico). 
Alle amiche future mamme è d'obbligo un regalo così!

E per le mamme "navigate"?
è un activity book dedicato a mamma e bambino/a.
Un modo per raccontarsi a vicenda, insieme e divertendosi!




Tante sono le proposte di articoli illustrati:
dal "Libro dei perché", ai coloring book,
al ritratto personalizzato di Famiglia...
i poster, gli astucci e le bura-bag!

Per curiosare, perdersi in meraviglie ed acquistarle:

segui su facebook facebook.com/burabacio
"La fantasia è un posto dove ci piove dentro"


lunedì 3 ottobre 2016

ritorna DONNA & MAMMA

Due anni fa avevo dedicato il mese di marzo alla DONNA&MAMMA, un programma ricco di appuntamenti a tema che trovate sfogliando le pagine del mio blog.
Per ottobre ho deciso di proporre ancora questo argomento, raccontando le mie disavventure di mamma, con qualche riflessione e un pizzico di ironia.
Di cosa scriverò?
Del proibitissimo latte artificiale, del ciuccio, di spannolinamento pipì&pupù, di grafica legata ai bebè (e non solo) e di idee riciclose.

Pronte a seguirmi in questo viaggio???



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