Sul web e nelle cartolerie si trovano carnet di inviti con tutte le personalizzazioni possibili ma, una volta compilati, avete notato che manca sempre lo spazio per scrivere qualcosa?
Ecco l'invito per i vostri bimbi (maschi e femmine) con tutte, e dico TUTTE, le caselle che occorrono, con gli spazi adeguati per scriverci senza dimenticare nulla!
Basta scaricare il file sul vostro computer, stampare, tagliare lungo le cornici grigie e compilare con i vostri dati: nome del festeggiato, giorno, orario, dove, data entro cui confermare, telefono di riferimento e... nome dell'invitato!
Un simpatico orsetto fa capolino all'angolo dell'invito e dei pois colorati rallegrano lo sfondo senza farvi esaurire al primo foglio la cartuccia colorata della vostra stampante! :)
Per la cronaca: mi scuso per aver abbandonato un pochino il blog che, ultimamente, è andato un po' a singhiozzi... non sono sparita... sono solo immersa tra lavoro&bambini. Sono settimane intense, ma le idee non mi mancano... mi serve solo il tempo per scriverle!!!! Spero di recuperare!!!
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Oggi, in tutta Italia, è il primo giorno di maturità per moltissimi giovani.
Come non ricordare la mia "matura"?
I ricordi legati a quel lontano anno 2000 sono tanti, tantissimi, un misto di paura/emozione/batticuore... un punto interrogativo su cosa sarebbe successo dopo la scuola...
Non voglio raccontare per filo e per segno tutto... vi dò solo dei flash... quegli istanti che ti vengono subito in mente quando scavi in un vecchio cassetto della memoria... 1) Prima prova: "il tema"
All'epoca avevo scelto il saggio breve:
Ambito artistico letterario : Il male di vivere nella poesia e nell'arte del Novecento (brani di: Montale, "Ossi di seppia", 1925; Ungaretti, "L'allegra", 1942; Saba, "La capra", in "Casa e campagna", 1909-1910; Quasimodo, "Elegia", 1947; Edvard Munch, "L'urlo", 1893).
se ci penso mi viene un po' da ridere... uno dei temi più tristi che io abbia probabilmente scritto...
Ma come si fa a proporre un tema così???
Sta di fatto che era l'unico che mi ispirava tra tutti... alla fine sono anche riuscita a girarlo in positivo, nel senso che "tutto il male non vien per nuocere", dagli errori si impara e se esce più forti di prima.
Sul finale ho citato anche il mio cantante preferito con le strofe "Non è mai stato facile, non è mai stato subito... la verità è che nessuno ti regala niente, che devi sempre lavorare duro e stare attendo a non uscire dal giro...".
Sapete chi è?
2) Le prove scritte
Prova di ragioneria: uno degli esercizi è quel famoso che abbiamo fatto una volta sola (uno di quelli che anche la prof.ssa ti garantisce che non chiederanno mai!)
I compagni continuano a migrare al banco dei professori per farsi dare dei suggerimenti (che, ovviamente, non vengono dati)... mi pregano: vai anche tu... prendo coraggio, sono una che di carattere non chiede mai nulla, a me non avrebbero potuto dire di no...
e invece la Presidente (esterna) della prova, all'ennesima richiesta sullo stesso esercizio, ha gridato (e sottolineo GRIDATO) le testuali parole: "Ma insomma, Signorina, non le chiediamo di re-inventare la ragioneria!"
Da quell'istante, oltre ad essermi sotterrata dalla vergogna, ho capito che la strada della contabilità non l'avrei percorsa più, anche se me la sono sempre cavata bene. E così è stato.
Alla maturità non si copia... ma si riesce a comunicare tra i banchi... Io, che non sono proprio capace a non farmi sgamare, ho fatto quello stesso esercizio unendo le forze con i compagni vicino a me... alla fine, siamo riusciti a mettere insieme un esempio di scrittura contabile passabile per dare una risposta a quella domanda impossibile... ricordate Compagni?
Io non me lo dimenticherò mai.
3) La prova orale
Immaginate l'ansia di ri-incontrare la Presidente che mi aveva gridato contro qualche settimana prima... per fortuna, aveva sotterrato l'ascia di guerra, forse non si ricordava manco di me...
L'orale è andato bene, anche se la tesina mi sono rifiutata di farla (allora era possibile, ora non so)
Ribelle come sono, avevo deciso di non scriverla per principio e per il semplice fatto che non sarebbe servita a un tubo, per questi motivi:
- La tesina è puro scopiazzare il testo che c'è da un altro libro/fonte: per me (alunno) è una perdita di tempo batterla, impaginarla ecc. ....tanto:
- I professori non la leggono (figurati se le leggessero tutte, gli esami finirebbero a ottobre!)
- esistono già i libri di testo, perché devo riscriverne un'altro io?
- I professori dovrebbero sapere la loro materia, sono lì per interrogarmi su quello che ho studiato (e su quello che mi hanno insegnato)... la tesina NON serve!
Ho quindi deciso di presentare uno schema con un solo elenco di argomenti in base alle fasce delle materie trattate. Punto.
Nessuno mi ha detto nulla a questo proposito ma, mio marito, ancora adesso, rimbrotta il fatto che, se ho preso 97/100, è perché non ho fatto la tesina. :)
Sono stata l'ultima del gruppo lettera "A-B", ho dato conforto a tutti quelli che, prima di me, sono entrati con le stesse paure mie, ho ascoltato i racconti di chi aveva terminato l'esame ma, dopo di me, ancora una volta, non mi ha attesa nessuno, scuola deserta... tranne Te che, paziente, mi hai aspettato con un sorriso, rientrando più tardi a lavoro... Tu che ora sei mio marito, mio compagno di viaggio, papà dei nostri due splendidi bimbi... TU sei il ricordo più dolce di quel giorno e di molti altri a seguire!
Consigli per chi affronta la maturità nei prossimi giorni:
- non serve ripassare fino all'ultimo secondo, quello che uno sa lo ha imparato nei 5 anni di scuola, non nei 5 secondi prima di varcare la porta dell'aula. Per fortuna gli esami,da quando vengono calcolati in centesimi, tengono conto anche dell'andamento degli anni precedenti, non solo della botta di fortuna di un giorno.
- godetevi questi giorni con la spensieratezza che vi rimarranno dei bei ricordi, forse gli ultimi, con i vostri compagni di scuola. Volente o nolente ognuno poi prenderà strade diverse...
- ascoltate la colonna sonora di tutti i maturandi: "Notte prima degli esami" di Venditti
è un successo che non tramonta mai!
E in bocca al lupo a tutti coloro che affrontano esami, grandi o piccoli, ogni giorno!
Arriva l'estate: pronti per paletta e secchiello riciclosi?
Visto che il classico set occupa un po' di spazio in valigia, per non rinunciare ai giochini per il mare, è nata questa idea:
Il contenitore dell'uovo di Pasqua è quel bicchiere che sostiene l'uovo all'interno dell'involucro di carta colorata, ce ne sono di tutte le grandezze... questo in foto è circa il doppio di un bicchiere di carta.
La plastica del bicchiere è abbastanza "tenera" da essere forata con una normale perforatrice per fogli di carta, basta dare un colpo deciso.
Il cordoncino è riciclato da una vecchia shopper di carta.
Vuoi abbinare una paletta riciclosa? Un cucchiaio e una forchetta di plastica si trasfomeranno in ottime "paletta e rastrello" tascabili!!! Ideali anche per una sabbiera da giardino oppure per il parchetto!
Qualche tempo fa mi hanno commissionato un logo. Mi piace questo tipo di lavoro, soprattutto se riguarda settori che mi permettono di usare un po' di fantasia e di giocare con colori, caratteri, disegni ecc.
La ditta si chiama "Cuordibosco" e si occupa di coltivazione di piccoli frutti come mirtilli, fragole, more e lamponi. Le indicazioni del cliente sono state:
- colore verde scuro
- C maiuscola del logo
- la scritta "Passione per i frutti di bosco" sotto il logo
- il logo deve contenere un cuore e i frutti sopraindicati.
Solitamente non propongo più di tre versioni tra le quali scegliere e modificare secondo i propri gusti, prima di raggiungere la proposta definitiva.
Ma, questa volta, mi sono venute in mente tante idee... e non ho resistito a prepararle tutte, anche se leggermente diverse dalle indicazioni di base.
La versione 5 è stata quella più apprezzata.
Sotto richiesta del Cliente, abbiamo fatto qualche altra prova sui colori e sui disegni della frutta.
Ma, alla fine, siamo tornati alla versione di partenza ed è stata scelta questa.
A grande richiesta del Tatino, per il mese di giugno abbiamo iniziato il doposcuola. Non è che lo abbandono a scuola, intendiamoci,... invece di uscire alle 15,30 lo vado a prendere alle 16,30: gli concediamo un'oretta in più di gioco con i suoi amici e, intanto, fa la merenda a scuola... nulla di più.
Venerdì mattina era tutto eccitato di fermarsi a scuola insieme ai "bimbi della merenda", come li chiama lui, e difatti anche alle 16,30 mi è sembrato soddisfatto (soprattutto della merenda: crackers e succo, a detta sua buonissimi... come ogni cosa che mangia a scuola, del resto).
Nonostante la pausa del 2 giugno, sembra che abbia voglia di continuare a fare il doposcuola... speriamo. Perché, ultimamente, cambia idea molto in fretta... è curioso di provare ma, una volta testata la cosa, è a posto così e non ne vuole più sapere.
In concomitanza a questo evento, ha espresso il desiderio di voler andare a dormire nella cameretta...
(pronta già dal settembre scorso) giusto perché si è un po' rotto di essere svegliato alle 5,30 del mattino dai gemiti del fratello che comincia ad avere fame...
Dentro di me ho gridato "Evviva!!!!!" ma allo stesso tempo "Speriamo di farcela!"
Si, perché di tentativi ne abbiamo già fatti, ma il risultato è che si finisce sempre tutti nel lettone.
Riassunto delle puntate precedenti:
A tre mesi lo avevo messo in cameretta da solo, senza radiolina (con la porta aperta si sente tutto) e fino ad un anno aveva dormito nel suo bel lettino... ma, dopo influenze, vomiti, bronchiti ecc. è migrato con il lettino nella cameretta e, successivamente, saltato su nel lettone.
Io, che ho sempre detto "ognuno dorme nel proprio letto" come da manuale s.o.s. tata, che stavo bella spaparanzata nel mio letto, che a tutte le mamme che mi guardavano così O__O quando dicevo che il mio bimbo dormiva da solo e Mai nel lettone con noi... ecco, mi sono trovata con i suoi piedini in faccia, oppure attaccato alla schiena sul bordo del letto con tutto il resto del lettone vuoto... perché dormire insieme implica una strana dinamica... l'importante è dormire, mica nel senso giusto del letto.
Ora mi ritrovo con un quattrenne a sinistra che assonnato mi chiede "Mamma posso venire vicino a te?" ... Amore, esiste più vicino di così? e come faccio a dirti di no?
...e un tremesienne a destra (per fortuna nel lettino con le sbarre).
Da una parte è bello stare tutti vicini, come una cucciolata, sentirli respirare dà un senso di sicurezza, di avere "tutto sotto controllo", ma dall'altro non voglio tenerli troppo attaccati a me, tanto da non voler più fare questo o quello senza la mia presenza... forse sono stata troppo appiccicata io, non lo so...
Alla richiesta di inaugurare la cameretta ero pronta a tutto, anche a ripetere le stesse scene, un'altra volta.
Ed infatti, ore 2,45 di notte una vocina ai piedi del mio letto sussurra "Mmmmammmma, posso venire nel lettone?" "E...vieni..."
La sera dopo gli chiedo dove vuole andare a dormire, cercando di fuorviarlo elencando le cose splendide che ci sono in cameretta... ma la risposta è... NO!
"Tatino, dove ti piace dormire?"
Notate, non mi ha detto nel lettone o nelle cameretta, ha risposto solo: "Con te, MMMMammmma!"
Avrei voluto giocare la carta "allora vengo io da te"... ma, ovviamente, mi sono liquefatta prima.
Forse è meglio così, perché fare tutti camping in cameretta non mi sembra proprio il caso...
E voi come gestite o avete gestito il co-sleeping?
Sono graditi suggerimenti/strategie/esperienze. :)
E' tempo di ciliegie, fragole, albicocche e tanti buoni frutti che sanno di estate.
Perché non riciclare i loro contenitori, rendendoli utili come cestini portatutto?
Ecco come fare.
Praticamente il "grosso" del lavoro è già fatto, occorre solo decorare il tutto con fantasia!
Io ne ho realizzati due: uno per me (tutto rosa fuxia e nero) e uno per il mio bimbo (arancione, marrone e a pois bianchi)... raccogliere frutta e verdura dall'orto è uno spasso!!!!
Fin'ora ho sempre cercato di proporre temi che si potessero adattare sia ai maschietti sia alle femminucce con varianti e occasioni per giocare insieme in allegria.
La realtà è però un'altra: i maschi invitano solo maschi e le femmine invitano solo femmine... nella maggior parte dei casi!
Come ben sapete, io ho due maschi... per cui non mi capiterà MAI di allestire una festa tutta bella rosa, con tutù e paillettes...
Allora mi sono lasciata tentare da una richiesta di Bianca (che io seguo ed ammiro sul suo blog cartoncinomio.blogspot.it), la quale era in cerca di idee a tema fiori e farfalle per la sua bimba.
Ecco raccolti alcuni spunti!
party idee
(partendo dall'alto)
1. torta ricoperta di pasta di zucchero con lavorazione e tecnica quilling
2. allegri tulipani commestibili
3. farfalle di pan carrè farcite... dolci o salate
4. marshmellow - farfalla
5. lecca-lecca per le piccole invitate
6. cannucce personalizzate a tema
7. con le femmine è possibile anche organizzare giochi creativi con carta,
occhietti e rotoloni di carta riciclati... tutto a tema farfalle
8. dipingere i loro bei visi con maquillage apposito per face-painting
9. oppure creare una maschera personalizzata con cartoncino, colori e cannucce
10. decori appesi per la casa e sulle pareti con splendide farfalle e fiori colorati (non solo rosa)
La grafica dell'invito, questa volta, è ispirata da un'immagine di Pinterest...
Una farfalla sagomata incollata su uno stecchino
è un simpatico modo per invitare le proprie amiche ad una festa