lunedì 23 luglio 2018

che razza di lavoro faccio?

Spesso me lo chiedo anche io... no, dai, scherzo!
Mia Nonna mi diceva che avrebbe voluto vedermi un giorno mentre lavoravo... ma, per diverse ragioni, non sono mai riuscita a farla sedere accanto a me e spiegargli, con cura, in cosa consistesse il mio lavoro. Lei, che veniva dai tempi della guerra, non capiva come una cosa sullo schermo potesse essere stampata... quel "trasmettere i dati" non era chiaro nemmeno a me... non sono certo un in ingegnere informatico... ma era l'unico modo per spiegarglielo.
Lei rispondeva un "Aaaaaaah..." un po' incerto e, dopo aver caricato a mano il pendolo, ritornava in cucina con il suo passo inconfondibile di ciabatta. Flip-flap-flip-flap.
Proprio in una stanza gelida di casa sua è nato tutto... Lei mi ha concesso un tavolo dove appoggiare il primo computer, vicino ad una presa di corrente... successivamente, un modello più recente è stato messo al centro del suo salotto, vicino ad una presa per il telefono, per collegare anche un modem...
Lei mi vedeva arrivare, accendere tutto "l'ambaradan" e stare lì delle ore...
Il suo vero pensiero era che il computer e quell'aggeggio che suonava (il modem) non consumassero troppa energia, dal momento che era Lei a pagare la bolletta della corrente :) ma per i nipoti, si sà, si fa questo ed altro!
E' forse anche per questo motivo che ora, qui accanto a me, c'è appesa al muro una sua foto, un Natale di tanti anni fa, in questo modo, ora, ha potuto capire che razza di lavoro faccio...

Non è certo facile spiegare cosa faccio, ma nemmeno impossibile.
Prima, quando bastava dire "Lavoro in una tipografia", almeno se ne stavano zitti... magari non sapevano cosa si facesse lì dentro... tipo... grafo... fia?
Ora, partendo dal fatto che sono una libera professionista, che lavoro da casa... collegano subito... non fa un cazzo. (scusate il termine, ma è davvero quello che pensano in molti)
E non è proprio così perché devo essere: venditrice e proporre ai clienti quello che faccio, fare graficamente il lavoro, seguire il cliente, interfacciarmi con lo stampatore o fornitore o chi per esso, ritirare il prodotto finito, consegnarlo al Cliente (in questo mi supporta spesso mio marito), emettere documenti contabili, registrarne altri dei fornitori, pagare tasse e controllare di essere in regola con tutto, sempre, visto che si divertono a introdurre sempre cose nuove (--> vedi voce commercialista)... tutto questo pregando ogni giorno il Signore che ti vengano pagate le fatture, altrimenti ciaopèppete!
E' non è che tutti i passaggi vanno sempre lisci, in successione e non si svolgono uno per volta. Spesso capita di dover fare in una giornata tutte le cose citate sopra.

Aggiungici anche casa da tenere in modo civile e gestione dei bimbi (portarli a scuola, andare a prenderli, lavarli, fargli fare i compiti, farli giocare, lavare, - stirare non stiro più - ritirare, cucinare  ecc...).

eh... non è proprio un cazzo...

Non che mio marito non mi aiuti ma, poveretto, anche lui c'ha da lavorare!

Rimango senza parole quando alcune mamme escono con la frase "Ah, ma tu lavori?"
Solo per il fatto che porto/prendo mio figlio a scuola non vuol dire che nell'intermezzo non combini nulla...

Ma la cosa migliore è quando ti contattano per un lavoro che tu non svolgi.
"Ti scrivo perché ho bisogno delle foto per un matrimonio, tu sei fotografa vero?" NO.
Che cosa c'entrano le foto? Ho mai detto di essere fotografa? ---tra l'altro sono una mezza sega ---

"Ti contatto perché è ho letto sul blog e sono interessato al bodypainting"
Vi prego, andate a rileggere i post 12 e 3 e fatemi capire DOVE e in quale passaggio io faccio intendere di fare personalmente bodypainting, per favore illuminatemi, perché oltre a mettere un incipit in cui spiego che non lo pratico e intervistare o citare un'altra persona con tanto di indirizzo suo all'interno dell'articolo... non so cosa altro mettere...

Ognuno ha una sua idea di grafica... una volta, andando a trovare una Professoressa di calcolo dopo doversi anni che era terminata la scuola mi disse: "Allora fai i manifesti dei morti?" O___O
Per carità, negli anni mi è capitato di fare anche quello e altro (una volta ho dovuto selezionare delle immagini da stampare sulle bare di cartone... ma credo di aver ricevuto io questo incarico perché ero una delle poche che, frequentando la Chiesa, sapeva quale fosse il volto e l'iconografia di Gesù e della Madonna), nel mio pacchetto Clienti ho anche un'impresa funebre, ma da dire che faccio tutto il giorno annunci dei defunti, direi proprio di no... che poi, anche se fosse, che male ci sarebbe?

Anche se lavoro al computer non so ripararli, non sono un'esperta del social e non sto "tutto il giorno su internet", non programmo siti web, non vendo e non installo software, non sono un'illustratrice (anche se mi piacerebbe esserlo), non sono un copywriter (anche se spesso mi tocca farlo), non possiedo macchine da stampa (non ho un fotolito in casa) ma, credetemi, si può stampare lo stesso!

Quindi, alla fine, che razza di lavoro faccio?
Un lavoro che maledettamente mi piace, che ho imparato con passione, con la gavetta e di cui non si smette mai di scoprire, di rinnovarsi e di stare al passo con tempi.
Questo è l'importante... oltre a riuscire a pagare le tasse e a sbarcare il lunario...

Poi, se avete bisogno manifesti, volantini, biglietti da visita, pieghevoli, loghi, partecipazioni, inviti, materiale graficamente coordinato e tutto ciò che possa essere stampato... io sono qui!


foto da web: anche mamma Pig lavora al computer da casa... sfatiamo il mito che non faccia un tubo nemmeno lei!



10 commenti:

  1. Io credo che in futuro ci sarà sempre più telelavoro, chiaro che per le persone "over" questa cosa rimarrà qualcosa di inspiegabile :D.

    Poi ci pensi se aprissi uno studio di grafica materiale, lontano da casa? Povero il tuo portafoglio...

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    1. Mah, su sempre più telelavoro non sempre sono d'accordo - a me non dispiacerebbe - ma faccia-a-faccia rimane il modo migliore per lavorare in modo continuativo. Per le commissione sporadiche può anche funzionare, ma sul lungo termite parlarsi, incontrarsi e vedersi di persona è il modo più efficace per capirsi, iniziare/svolgere e portare a termine un lavoro.
      Il mio sogno, una volta, era di poter stampare con le vecchie tecniche di stampa, creare colori in proprio da elementi naturali e usare carta speciale riciclata (anche quella fatta da me)... ma un po' mi è passato... Lontano da casa? Altro che portafoglio... lì ci si mangia la casa!!! :D Non ci penso proprio!

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  2. Innanzitutto, W I NONNI! 😋anche io devo molto ai miei, in particolare a nonno, che a suo tempo supportò - sia economicamente che emotivamente - la mia partenza a Roma per frequentare l’università nonostante il resto della famiglia premesse per farmi rimanere al sud.
    Sul resto, mi hai fatto scompisciare dalle risate! 😆... pensa a me ogni volta che ho provato a spiegare: mi occupo di editing per i contenuti web di alcune società... Ti lascio immaginare... 😂😂😂😂
    Un abbraccio mia cara, e... non è che posso prenotarmi per un book fotografico??? AHAHHAHAHHAHAHAHAAHHA... sei unica 😘oltre che bravissima per tutto ciò che riguarda la tua professione ❤️

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    1. Grazie Irene! I Nonni sanno davvero ascoltare le esigenze di crescita di un nipote, cosa che per genitori, spesso, risulta difficile. Tendono sempre a "trattenere" i propri figli, non a lasciarli andare e farli camminare con le proprie gambe... E' sempre la stessa Nonna che mi ha regalato la copia di un mazzo di chiavi di casa, per andare e venire dal cancellino in autonomia, senza dover suonare il campanello ogni volta... così, per dire... i miei non ci sono arrivati...
      Comunque le cose che ho raccontato sono vere, fanno ridere... ma ti assicuro che sono successe veramente!!!!
      Un abbraccio Grande e un bacione!!! :*

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  3. Fare il proprio lavoro con passione d dedizione è davvero una gioia e una fortuna. Avanti tutta.
    sinforosa

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    1. Grazie Sinforosa! Visto che la maggior parte della nostra vita la passiamo a lavorare, meglio scegliersi il mestiere giusto! Un abbraccio Eli

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  4. Ehehe, il lavoro da casa è il futuro, quindi tutti si abitueranno... a non fare un cazzo.E vedranno quanta fatica si fa. Specie perché non hai un attimo di pace!^^

    Moz-

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    1. Infatti, Moz! Proprio perché uno lavora da casa ti chiamano sempre nei momenti più improbabili (sabato/domenica/festivi/pasti e dopo cena compresi)... Oooooh, ma siamo umani anche noi, eh! Mica siamo il pronto soccorso h24!!!! :D

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  5. ah ah ah!! Anche io ho impiegato un pò a capire che lavoro facessi ma, a forza di leggerti, ora lo so! Quanto ai commenti altrui..vale anche per me, soprattutto per quello che faccio da casa..

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    1. Ma allora non si capisce davvero cosa faccio quando lo spiego? :(
      Cosa mette confusione? Aiutami Giulia... Così, anche sul blog, che dovrebbe essere una vetrina di me anche dal punto di vista professionale (oltre che personale) magari uso altre parole... Un abbraccio...e, vieni a trovarmi qui lunedì: ho una sorpresa per te! Un abbraccio Eli

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